20 gennaio 2013

Hanno tagliato le ali estreme


La patrimoniale non si farà. Nè Monti né Fassina e Bersani la vogliono ora.
Vendola da la suadisponibilità per fare assieme a Monti le riforme.
Quali riforme, però? Rendere più flessibile il mercato del lavoro, per non essere tacciati di conservatorismo?

Tutti promettono di abbassare la tasse: Irpef, Irap, Imu. Ma senza ridiscutere gli accordi con l'Europa. Con il PIL che è ancora in discesa e con la crisi che non se ne andrà nemmeno nel 2013 (lo dice la Banca d'Italia). Con quali soldi, visto che non si stanno ridiscutendo nemmeno le spese per le grandi opere e per l'acquisto di armamenti.
E noi dovremmo credergli?

Ho letto stamattina le promesse elettorali di Bersani: le prime cose che farà se fosse presidente. Falso in bilancio, ex Cirielli, conflitto di interessi. E anche una riforma che preveda un posto per il sindacato nelle imprese. Troppo bello per essere vero.
Anche perché queste riforme andrebbero concordate con un partito che, come quello di Monti, è pieno di (ex?) imprenditori e di candidati provenienti da Confindustria.

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