01 febbraio 2013

Dentro e fuori

Disoccupazione ai massimi: una repubblica fondata sul lavoro nero.
Crollo degli iscritti alle università: l'ascensore sociale si è rotto.
La crisi e la stretta del credito delle banche (ma non agli amici) e alle famiglie: la Repubblica tutelava il risparmio (art 47)

E ancora: il problema degli esodati, di chi sta in cassa integrazione, dei terremotati in Emilia e di quelli de l'Aquila.
I senza lavoro in Sardegna, a Termini e quelli rimasti fuori da Pomigliano. I dannati del precariato.
I cittadini di Taranto e i lavoratori de l'Ilva che si aspettano una risposta chiara e convincente dallo Stato.

E dall'altra parte: i legali di Berlusconi che abbandonano l'aula perché i gidici non hanno accolto la loro richiesta di sospensione.
Le spese militari: le centinaia di miliardi che questo governo (e la strana maggioranza ) ha votato per la riforma della difesa. Ne parlerà Iacona domenica.
La lotta all'evasione in salsa Pdl: via il limite dei mille euro per il contante.
Sacrifici, ma non per tutti"Settore pubblico, niente blocco agli superstipendi: tetto oltre 300mila euro". Saranno contenti i malati di Sla.

Mai come ora, si allarga il divario tra chi sta dentro e chi sta fuori. Chi vive nel mondo reale e chi vive fuori.

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