25 aprile 2013

Cosa si festeggia oggi?

Da "Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana", una delle lettere scritte da partigiani, prima di essere fucilati dai repubblichini
Caro papà,benché non sia nato nel tuo stesso letto e non porti il tuo nome, sono riconoscente di quanto hai fatto per me nella vita terrena. Sono sull’orlo della vita terrena e mi involo nel più alto dei cieli. Tu che sei un uomo di alti sentimenti, sappi che tuo figlio muore per un alto ideale per l’ideale della Patria più libera e più bella.Di’ al mio vero papà che lo perdono di tutto il male che ha fatto e che questo lo stimoli ad essere un uomo onesto nella vita.Caro papà, tutta la mia riconoscenza te la esprimo col mio cuore. Caro papà, sappi che non ho amato come mio insegnante di vita laboriosa ed onesta altro che te.Scusami se ti scrivo in questa maniera ma queste sono parole che mi escono dal cuore in questo triste e nello stesso tempo bel momento di morte.Col cuore straziato ti lascio baciandoti caramente.tuo per sempre figlioRenzo
La nostra libertà, quella che oggi più o meno tutti viviamo, è passata per queste persone.
E' una delle voci del popolo che hanno pagato il prezzo più alto per la nostra democrazia:

"Le Lettere contengono la voce di un altro popolo; di uomini e donne, appartenenti a tutte le età e a ogni classe sociale, consapevoli del dovere della libertà e del prezzo che essa, in momenti estremi, comporta. Chiunque anche oggi le leggerà, vi troverà un'altra Italia e non potrà non domandarsi se davvero non ci sia piú bisogno di quella voce o se, al contrario, non si debba fare di tutto per tramandarla e mantenerla viva nella coscienza, come radice da cui ancora attingere forza."Dalla Nota introduttiva di Gustavo Zagrebelsky 

Nessun commento: