04 aprile 2013

Dove prendere i soldi?

Leggo sui giornali che la legge che sbloccava i pagamenti dei debiti della ppaa è stata bloccata dalla mancanza dei soldi (non potendo trovarli da altre tasse).
E poi, sempre sullo stesso giornale, ma in altre pagine, leggi le notizie della multa da 343 milioni a Dolce e Gabbana e di una presunta evasione da 71 milioni di euro per Valentino.

I soldi non ci sono per i debitori dello stato, ma non mancano per i manager pubblici.
Dall'articolo "Saipem, bloccati conti per 79 milioni " su Il fatto quotidiano si parla del manager indagato per le presunte mazzette algerine:

"Quasi 7 milioni di euro. Tanto ha incassato, nel 2012, l’ex amministratore delegato della Saipem, Pietro Franco Tali. Il manager del gruppo pubblico, in quanto controllato dall’Eni che a sua volta fa capo al ministero del Tesoro, si era dimesso lo scorso 5 dicembre dopo l’avvio delle indagini a suo carico per le presunte tangenti pagate dalla società in Algeria. Un’inchiesta che da febbraio di quest’anno vede indagato anche il numero uno di Eni, Paolo Scaroni".
Nel dettaglio Tali nel 2012 ha percepito compensi per 6,95 milioni di euro. La retribuzione del manager, si legge nella relazione sulla remunerazione depositata dalla società, include una buonuscita di 3,81 milioni, a titolo di trattamento di fine rapporto e incentivazione all’esodo per la risoluzione del rapporto di lavoro e 2,28 milioni come bonus. La retribuzione fissa era invece di 837mila euro."
Nello stesso articolo si parla dell'agenzia Kroll che nel suo report indica l'Italia come il secondo paese più corrotto dell'Europa dopo la Grecia.
Nonostante la crisi.

Come ci ricorda il Global Fraud Report della Kroll Advisory Solution elaborato assieme all'Intelligence Unit dell’Economist: l’Italia è il secondo Paese più corrotto d’Europa. La Kroll è una società che si occupa di sicurezza aziendale e nota come “e nel resto del mondo i reati di corruzione sembrano essere in calo l´Italia sembra non avere ancora trovato la sua dimensione”. Transparency International ci indica come il Paese più corrotto del continente dopo la Grecia, all’estero le aziende si attrezzano per affrontare i fenomeni di corruzione al proprio interno, in Italia no. E dire che, come ha calcolato la Corte dei conti, il costo della corruzione per il sistema Italia è attorno ai 60 miliardi di euro.
Quanti soldi potremmo recuperare dalla corruzione e dall'evasione (qui l'articolo de l'Espresso sulla rete offshore ), con leggi più efficaci e con manager più competenti e onesti?
Ma le sanno i saggi queste cose, qualcuno li ha informati?

Oggi il refrain riguarda solo i rimborsi elettorali da tagliare. Lo dice Grillo, che si farà rimborsare dalla rete, e anche Renzi, che ha preso contributi dal finanziere Serra.

Eppure le strade per risparmiare soldi sarebbero anche altre.
Quanti soldi sono stati sprecati dalle regioni per i vari rimborsi nei parlamentini?
Forse, più che due commissioni di saggi, Napolitano poteva farsi spedire le cassette (o i DVD) delle puntate di Report e Presa diretta che in questi anno hanno raccontato, nel silenzio generale spesso, di sprechi e malagestione del denaro pubblico.

Forse, dopo il monito salvacondotto per Berlusconi, il Quirinale potrebbe preparare un altro salvacondotto per la Gabanelli per tutti i guai giudiziari frutto del suo lavoro giornalistico.

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