27 gennaio 2014

La posta in gioco quando si parla di giustizia

Quando si parla di giustizia si parla di questo (fonte Repubblica del 26 gennaio 2014):
- casi di corruzione a Palermo +47%
- sequestro dei beni per mafia a Roma + 800%
- processi iniziati per corruzione, a Milano 8 (avete capito, proprio 8)
- processi prescritti a Milano nel 2013 = 1433 (nel 2009 erano 314)

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Aumentano le rapine e nelle città torna l'allarme sicurezza (sembra di essere tornati ai tempi di Prodi).
L'evasione toglie allo stato (dunque a noi) centinaia di miliardi in termini di minori servizi pubblici: asili, scuole, università, borse di studio, ospedali.
Le opere pubbliche che vengono fatte, solo spesso lubrificate a suon di mazzette: anche la corruzione incide sulla spesa pubblica, ma le brutte leggi fatte e le norme svuota carceri fanno sì che ormai il carcere non sia puù un deterrente.

Quando si parla di giustizia, di riforme epocali, si parla di questo: un sistema messo in crisi dalla prescrizione facile (cui né Letta né Renzi metteranno mano) e ora anche dalle scarcerazioni facili (per l'intasamento dei tribunali di sorveglianza).
Non risolveremo il problema del sovraffollamento carcerario (o almeno, non lo risolveremo in modo strutturale), ma nel contempo renderemo questo paese sempre più friendly per chi delinque.



E quali sono i delinquenti nelle patrie galere? Leggetevi l'articolo di Stella sul corriere: parla dello spread tra Italia e Germania in termini di popolazione carceraria
"È solo una coincidenza se la Germania, il Paese di traino dell’Europa, ha le galere più affollate di detenuti per reati fiscali ed economici? Ed è solo una coincidenza se noi, che arranchiamo faticosamente in coda, ne abbiamo 55 volte di meno? Non inciderà anche questo, sulle scelte di chi vuole investire in un Paese affidabile? È interessante mettere a confronto, dopo le denunce della Guardia di Finanza sulla stratosferica evasione fiscale italiana e lo scoppio dell’«affaire Angiola Armellini», i numeri del rapporto 2013 dell’«Institut de criminologie et de droit pénal», curato dai docenti dell’Università di Losanna Marcelo F. Aebi e Natalia Delgrande, sulle statistiche del vecchio continente più alcuni Paesi dei dintorni come Azerbaijan e Armenia."
Questo è il paese dove l'immigrato crea allarme sociale, il rom, l'albanese, lo spacciatore (piccolo) di droga o il piccolo consumatore, lo scippatore.
Il giudice di Berlino la pensa diversamente, scrive Stella: in quella patria è più pericoloso il colletto bianco che ruba tanto a tutti. La magistratura entra nelle imprese e, udite udite, mette le manette ai polsi di evasori e top manager.
Come Jeff Skilling, il potentissimo amministratore della Enron e principale finanziatore di George W. Bush: 24 anni di carcere per bancarotta.

Mentre qui si discute di preferenze, di riforme con un pregiudicato e se è giusto che la De Girolamo si dimetta. E dove i cittadini onesti ogni giorno subiscono la più grande ingiustizia nel silenzio della politica (quella che poi gratta il fondo del barile con le tasse): la sottrazione di risorse pubbliche da parte di evasori e furbetti vari.

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