12 gennaio 2014

Macerie



Ci sono voluti anni per avere una sentenza contro l'elezione di Cota in Piemonte, a quanto pare illegittima. Ancora non è certo cosa succederà, in Italia i tempi della giustizia sono quelli che sono.

Di certo Cota e la Lega non lasceranno la cadrega: è un golpe, toghe rosse, tremi chi attacca la Lega. Ancora non hanno usato l'espressione "giustizia ad orologeria".
D'altronde, se B. può continuare a fare la vittima dopo la sentenza di condanna per frode fiscale, perché lui si e loro no?

Sorprende, in questo clima di incertezza politica e di non assunzione di responsabilità, che il sindaco de l'Aquila si sia dimesso, dopo l'uscita delle intercettazioni sul dopo sisma ("ci pappiamo tutto quanto").
Non dia la colpa alla macchina del fango, sindaco: non sporchi il gesto di responsabilità che ha fatto.

Non faccia come il ministro che è stata presa al telefono a parlare non come persona delle istituzioni ma piuttosto come persona interessata a piazzare amici suoi dentro le Asl.

Non ci sono solo le macerie della palazzina di Matera, crollata su se stessa ammazzando una ragazza. Anche qui, come in altri episodi, tutti sapevano delle crepe, che erano visibili a tutti.

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