04 aprile 2014

Servizio pubblico - Renzi Garibaldi

Non credo che basteranno gli 80 euro per placare l'ira dei cittadini veneti, nonostante l'entusiasmo della deputata Pd Picierno (il cui scontro con la senatrice Taverna sul taglio delle province finirà a Blob).
Entusiasmo e ottimismo che sono gli stessi del pres. Renzi che sbandiera le sue riforme strutturali ad ogni intervista. Entusiamo che viene apprezzato anche all'estero da Blair e Cameron.
Certo, rimangono ancora poco chiare le coperture per i 6,6 miliardi per gli 80 euro in più in busta paga promessi. Miliardi che diventeranno 13 con gli sgravi dell'Irap. Per arrivare a 18 miliardi col piano per le scuole. Servirebbe ridurre la spesa pubblica on modo strutturale di 10 miliardi l'anno: come si può fare senza deprimere consumi e tagliare altri posti di lavoro?
Nella copertina, Santoro ha ricordato l'importanza di ridurre il debito per pagare meno interessi.
Ce la farà Renzi Garibaldi a fare l'Italia (con Verdini e Berlusconi)?

Grillo Bertazzoni
Con Bertazzoni Grillo ha ridimensionato le riforme di Renzi: "gli antagonisti di Renzi sono democrazia, onestà e intelligenza".
Le province rimangono al loro posto, semplicemente i membri saranno nominati dai sindaci. Niente stipendio ma gettone di presenza.
Le loro competenze sono ancora fumose. I famosi risparmi sono altrettanto fumosi e non certificati nemmeno dalla corte dei conti.
Ma bastano alla Picierno di turno per dire, "abbiamo fatto". I cittadini ringrazieranno.

Per il Senato vale lo stesso discorso: forse rodotà nel passato voleva abolirlo in un discorso di riforme più ampio. Renzi con Berlusconi lo sta trasformando: si occuperà di riforme costituzionali ma non sarà eletto (ma nominato). Niente stipendio, ma rimborsi e costi per palazzi e strutture rimangono.
"Dov'è la democrazia" si chiedeva ironico Grillo.
E, soprattutto, imoprterà qualcosa ai veneti (e ai siciliani, ai campani, ai lombardi ..) di questi racconti di riforme?

Ruotolo nel suo viaggio nel Veneto indipendentista, ha incontrato solo persone d'accordo con i nuovi serenissimi.
Qui lo stato è percepito come estraneo.
Le divise un nemico.
L'indipendenza qualcosa da conquistarsi come han fatto nel passato i carbonari.

Gli ospiti della puntata erano Corrado Passera, Pina Picierno del PD e la senatrice Taverna. In collegamento il segretario della Lega Salvini. 


I 400 miliardi di Passera.
Sostiene Passera che servirebbe ben più degli 80 euro: per rilanciare l'economia servirebbero 400 miliardi.
Basta con le politiche di austerità: un altro fulminato sulla via di Damasco, che rinnega l'azione del Passera ministro col governo Monti.
Da dove prendere quei soldi?
Sono i debiti della pubblica amministrazione per cui Letta ha trovato i soldi e Renzi ne prenderà il merito.
Sono i soldi del TFR che Passera (come Landini) propone di restituire ai lavoratori.
"Il disagio sta montando e sta arrivando al punto di rottura" ha concluso l'ex ministro.
Che ha parlato anche della lontananza tra politica e paese e della necessità di arrivare ad un nuovo modello di sviluppo.
Si vede che la distanza da Monti gli ha fatto bene ..

Lo scontro sulle province tra Picierno e Taverna

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Il blitz contro i nuovi seremissimi

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Il complotto di Salvini
Il blitz del Ros è stato solo un complotto (come ha detto Salvini) da parte di uno stato che ha pauro dell'indipendentismo, specie dopo il referendum veneto? Oppure qualche rischio c'era?
Le intercettazioni stile br degli arrestati, a riascoltarle ora, fanno paura.
E in queste si parla di montare un cannoncino sul carro.
Forse gli arresti sono una misura eccessiva, ma i carabinieri dovevano intervenire, anche per la sicurezza di queste persone che non sono terroristi ma rischiavano di diventarlo.

L'intervento di Travaglio
Renzi dice: “Fatemi lavorare” e snobba i “professoroni” come Rodotà e Zagrebelsky che parlano di svolta autoritaria. Ma non c’è il rischio di un nuovo porcellum sulla legge elettorale? “Più voti prendi e meno deputati hai” commenta Travaglio. E sul Senato che succede? Chissà, intanto Renzi corre, va di fretta.

 

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