13 maggio 2014

Copyright

Scrive Massimo Mantellini sul nuovo regolamento AGCOM che riguarda la difesa del copyright:
Con il suo regolamento Agcom ha tolto ai tribunali la giurisdizione culturale sull'illecito dei contenuti di Rete. Seguendo le pressanti indicazioni degli industriali, ripetute per un decennio, Agcom ha infine saltato il filtro previsto dalla legge per cui spetta ad un organismo che tutela l'interesse dei cittadini scegliere di volta in volta quali siano metodi, gradualità e conseguenze di un illecito penale.

Esultano quindi gli estremisti del copyright ai quali finalmente è riuscito il giochino da tanto tempo sognato. Oggi bastano loro un paio di scartoffie digitali ed una generica richiesta di tutela di un proprio contenuto per allontanare dalla visione degli italiani decine di interi siti web attraverso un provvedimento coercitivo che interessa ovviamente anche i fornitori di connettività, ai quali eventuali disobbedienze costeranno salatissime multe.
Che è come se un sindacato, dopo aver accertato che una certa azienda inquina o non rispetta le regole della sicurezza, ottenesse la chiusura degli impianti.
Per dire, quali diritti vengono garantiti e quali no.

Nessun commento: