30 maggio 2014

Se oggi ci fosse il referendum sui sindacati

Se in una giornata come oggi dove si assommano gli scioperi (del personale Trenord) con i disagi abituali sui mezzi pubblici, facessero un referendum per abolire il sindacato, specie nel settore pubblico, questo passarebbe col 99,99% dei consensi.
Oramai il trasporto pubblico è diventato una guerra tra poveri.
Da una parte i pendolari, sempre più incazzati (ma sempre meno ineteressati a far rispettare i loro diritti, paradossalmente) e dall'altra il famoso personale viaggiante.
Quelli contro cui si sfogano i viaggiatori in occasioni come queste.

C'è lo sciopero e lo fanno apposta a fare ritardo .. non sono capaci di fare niente ... dovrebbero licenziarvi tutti ...
Ci si dimentica che gli scioperi nascono dall'ostinazione nel non rinnovare i contratti. Dal fatto che le condizioni lavorative peggiorano. Che gli investimenti in treni latitano. Gli investimenti arrivano solo sulle linee più redditizie (e spesso non per i pendolari).
Che quando hanno approvato i lavori di ammodernamento sulle linee di Trenord, non si sono curati degli impatti sulle linee: ogni giorno il mio treno, per causa dei cantieri sulle linee (per ampliare le banchine, per i sottopassi) accumula ritardi su ritardi.
E, giorno dopo giorno, chi viaggia accumula disagi su disagi.

Vogliono continuare con questi scioperi, le sigle sindacali? E' come se in guerra, si continuasse a bombardare sullo stesso posto senza capire che bisogna cambiare strategia.

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