20 giugno 2014

Per il bene dello stato

Per il bene dello stato Napolitano ha scritto la lettera al vice presidente Vietti in cui ricordando la gerarchizzazione dei tribunali, consigliava l'archiviazione della pratica contro Bruti Liberati.
Per il bene dello Stato, il CSM si è piegato ai voleri della lettera del colle che esiste ma non può essere rivelata.

Per il bene dello stato Lavitola ha fatto quello che ha fatto a Panama. E le eventuali tangenti di Finmeccanica sono state fatte, indovinate un po', sempre il bene dello stato.
Per questo un ex presidente del consiglio, già condannato per frode fiscale e ora nuovamente sotto processo, si è risentito quando un giudice di Napoli si è permesso di fargli delle domande.
«Chiedo scusa ma non capisco il senso di queste domande»
«Non c'e' alcun bisogno che lei capisca».


Anche Berlusconi, quando era primo presidente del consiglio ha fatto quello che ha fatto (eliminazione del falso in bilancio, prescrizione che cancella i reati, legge sulle rogatorie, scudi e condoni) per il bene dello stato. Che coincideva col suo stato.

Sempre per il bene dello stato, Marchionne ha fatto quello che ha fatto. Per ritorsione contro uno sciopero dei sindacati di 1 ora, ha bloccato tutti gli straordinari negli impianti (ma è possibile avere contemporaneamente in un'azienza straordinari e cassa integrazione?).

Per il bene di questo stato dovremmo dimenticarci del passato. Del fatto che le riforme il governo del 41% sta portando avanti (più sui giornali che nelle aule) sono pensate da Calderoli, Berlusconi e i giovani ministro Boschi e Madia.
Che non possiamo permetterci la legge sul rientro dei capitali e sul voluntary disclosure per il bene dello stato e di Berlusconi (e anche di un pezzo di industriali).

Ma che brutto stato che è questo stato.

Nessun commento: