08 luglio 2014

In giornate come queste

In giornate come queste mi rendo conto di come buona parte delle notizie che leggo sui giornali siano fuffa, supercazzole buone solo per gli allocchi.
Gli italiani hanno bisogno della fine del cameralismo? Hanno bisogno di una Camera di nominati e di un senato di dopolavoristi?
O forse hanno bisogno di servizi pubblici che funzionano.
Di treni che arrivirino in orario.
Di stazione che non si allaghino.
Di strade che non siano intasate o piene di buche.

Piove, in un estate che pare sia finita vittima della spending review di Cottarelli, e nella circolazione verso Milano si bloccano stazioni, metrò, treni. Le strade sono allagate.

La stazione di Meda (Trenord, linea Milano Cadorna) è stata chiusa per l'allagamento che ha invaso i cantieri dove stanno lavorando.
Alcune stazioni della metrò (linea gialla e lilla) sono rimaste chiuse.
La circolazione sulle strade è un delirio. Clacson, passanti che cercano di sfuggire alle pozzanghere.
Oggi a Milano, come anteprima dell'Expo, sono presenti i ministri degli interni dei paesi europei: per sei mesi sarà la capitale europea.
Un bel biglietto da visita, di un paese dove si fa il Mose per fare la cresta sull'onda.
Dove si nutre il pianeta ma anche i costruttori per le opere di Expo.
E dove sono anni, dico anni, che sento parlare dell'emergenza del fiume Seveso.

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