29 ottobre 2014

Hanno fatto il deserto e la chiamano democrazia

"Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant"
Tutto in una giornata: gli arresti per ndrangheta al nord, che coinvolgono politici locali.
E il rapporto dello Svimez sul futuro del sud:

" Un Sud a rischio desertificazione umana e industriale, dove si continua a emigrare (116mila abitanti nel solo 2013) e a non fare figli, infatti nel 2013 continuano a esserci più morti che nati. Un Sud dove la popolazione continua a impoverirsi, con un aumento del 40% di famiglie povere nell'ultimo anno, perché manca il lavoro, tanto che al Sud l'80% dei posti di lavoro nazionali è stato tra il primo trimestre del 2013 e del 2014. Sono alcuni dati che emergono dal Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno 2014 presentato oggi al Tempio di Adriano a Roma."
Un nord senza aziende e con le periferie che si stanno trasformando in bombe sociali.
Un sud senza aziende, senza giovani, senza più turismo, senza più beni culturali.

Il deserto della democrazia: le mafie, i politici collusi e complici, il deserto industriale, la cassa per il mezzogiorno, la cementificazione e l'abusivismo edilizio, le trivelle selvagge a devastare i mari. E ora l'ultima beffa, col ritorno del ponte sullo stretto.
Pensavo di aver visto tutto, che ci fosse un limite al ridicolo.

Adesso aspetto da Renzi un bel tweet sul piano straordinario per il mezzogiorno, la banca del sud e altre amenità del genere.

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