15 ottobre 2014

Il nuovo sogno italiano

Gli 80 euro ai ceti medio bassi.
E magari anche qualche altro soldarello preso dal TFR, anticipato dalle banche con la garanzia dello stato pantalone.
E gli sgravi sulle tasse per le imprese. Prendendo soldi dai tagli lineari a ministeri e altre voci di spesa non ancora note.
E così siamo tutti pronti per le elezioni della primavera prossima.

Il vecchio ceto industriale che una volta aveva appoggiato Berlusconi, ora si sposterà su Renzi?
Il cavaliere aveva risposto alle loro richieste con l'eliminazione del falso in bilancio.
Dice Squinzi che le misure di Renzi realizzano un nostro sogno: quello di fregarsene delle regole, dei vincoli, delle norme su ambiente e sicurezza?
E' questa la strada per sollevare il paese?

Gli slogan per la campagna elettorale sono già rodati: la burocrazia, i gufi che ostacolano il cambiamento, il 41% alle europee, il governo del fare.
Lo sblocca italia, la flessibilità del lavoro, i sindacati che non servono più, le tasse che non sono aumentate (ma solo sui TG, perché se conto quanto ho speso per Tasi e Tari ..).

Sono le stesse persone delle 18 fumate nere per i giudici della corte costituzionale. Quelle che vorrebbero politicizzare, con la solita spartizione delle poltrone, uno degli ultimi baluardi (se ancora ci sono).
Avevo un amico che era così: ci provava con le ragazze prendendole per sfinimento. Aveva un pelo sullo stomaco incredibile e una faccia tosta che non smontava al primo no, e nemmeno al secondo.
Questi sono così.
Possono arrestare tutti i manager di Expo.
Il fango può sommergere le città italiane.

Ma loro uguali, imperterriti.
Il sogno continua.

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