01 febbraio 2015

Lo stato delle pensioni

Se fosse un'azienda privata, l'Inps, dovrebbe presentare i libri in Tribunale: con questo indebitamento, con questa perdita del valore patrimoniale, non ci sarebbero molte alternative.
Non è una bella cosa, visto che parliamo dell'ente che gestisce le nostre pensioni e anche un pezzo del welfare.
Qual'è la situazione, vera, dell'Inps? E' la domanda che si sono posti i giornalisti di Presa diretta e a cui stasera cercheranno di dare una risposta.
Andando ad affrontare diversi temi sull'ente previdenziale: prima di tutto lo stato dei conti. Sono in ordine, oppure c'è un buco che mette a rischio le pensioni per quelli che ora lavorano?
L'allarme l'hanno lanciato la Corte dei Conti e una relazione dell'OCSE
In Italia, «l’adeguatezza dei redditi pensionistici potrà essere un problema» per le generazioni future, e «i lavoratori con carriere intermittenti, lavori precari e mal retribuiti sono più vulnerabili al rischio di povertà» durante la vecchiaia.

Se è così, come è potuto succedere?
E' possibile, come raccontava la settimana passata Gian Antonio Stella, che lo stato stesso sia stato un evasore, non andando a versare il giusto per i dipendenti pubblici?
Il rischio è di arrivare ad un sistema “ingiusto”, un sistema cioè dove convivono pensioni d'oro a politici, manager, uomini di stato che non hanno contribuito a sufficienza e che godono oggi di trattamenti di favore.
E dall'altra parte, migliaia di italiani che domani rischiano di trovarsi in mano un pugno di mosche.
È stata del resto la Corte Costituzionale (da cui proviene l'attuale presidente della Repubblica) che ha bocciato il provvedimento che tagliava le pensioni d'oro. Forse, per convenienza.
Ma ad opporsi ad una sforbiciata su pensioni e vitalizi troviamo anche ex membri dei palazzi, a Roma come a Milano per la regione Lombardia. Destra e sinistra. Da Il fatto quotidiano:
Vitalizi agli ex parlamentari Paperoni. Ricchissimi, ma costano 20 milioni al meseDue miliardi di patrimonio, tremila euro di vitalizio. Luciano Benetton ha quasi 80 anni ed è seduto su un impero. Per Forbes è 13esimo nella classifica dei più ricchi d’Italia. Ma in ogni caso non rinuncia a 3.108 euro di vitalizio. E per che cosa? Per aver passato due anni in Parlamento. Che dire poi del re degli elettrodomestici, Francesco Merloni? Ex senatore della Repubblica è a capo di un gruppo industriale che all’ultimo bilancio ha registrato un fatturato di 1,3 miliardi di euro. Un patrimonio ragguardevole che arrotonda poi con i 6.087 euro accreditati ogni mese dalla tesoreria di Palazzo Madama, dove non mette piede da 14 anni. E dopo i capitani dell’industria arrivano i re della finanza, gli avvocati d’affari e i banchieri. Tutti uniti nel sacro vincolo del vitalizio.Ebbene sì, il Monumento alla Casta è ancora in piedi. E con tanto di epigrafe. Ufficialmente è stato abolito nel 2012, ma solo per gli eletti delle legislature successive. Quelli che vanno all’incasso con le vecchie regole sono 2.450 e alle finanze pubbliche costano la bellezza di 230 milioni di euro l’anno, quasi 20 milioni al mese.


La settimana scorsa Presa diretta era andata a Perugia per seguire la storia dell'avvocato Cartasegna, il pensionato più ricco d'Italia. Un ex avvocato del comune, che percepisce 651mila euro lordi di pensione all'anno.
Tutto questo, mentre i governi fanno fatica a trovare le coperture per gli esodati, prodotti dalla riforma pensionistica della signora Fornero. Che andrà in pensione forse col sistema retributivo (più conveniente).
Ora, grazie alle leggi dei governi Letta e Renzi, sono stati salvaguardati: “Ma ora, ha avvertito il direttore generale dell'istituto Mauro Nori, si apre un nuovo fronte di emergenza: quello dei lavoratori che perdono l'occupazione in età avanzata, ma non abbastanza da avere diritto alla pensione”.

La scheda della puntata: “Il buco delle pensioni
A PRESADIRETTA un’inchiesta che racconta tutta la verità sullo stato di salute del nostro sistema pensionistico. C’è un buco nei conti dell’Inps tale da giustificare un allarme sulle pensioni delle future generazioni? È possibile che lo Stato sia diventato un evasore di contributi previdenziali?
Promo http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dc8aa9a1-6f25-4aef-a49a-ad081441373e.html
Un viaggio di PRESADIRETTA nell’universo contraddittorio delle pensioni.Dalle conseguenze della Riforma Fornero, che ha fuso dentro l’Inps altre Casse Previdenziali, ai vitalizi dei politici, alla cattiva gestione dell’immenso patrimonio immobiliare dell’Inps, agli scandali dei falsi invalidi . E ancora l’ingiustizia delle pensioni d’oro, che puntualmente sparisce dall’agenda politica di ogni governo. Tanto che ancora oggi abbiamo pensionati da 3500 euro al giorno.Le telecamere di PRESADIRETTA racconteranno come i contributi dei giovani precari tengono in piedi un sistema previdenziale, che non gli darà mai una pensione degna di questo nome.IL BUCO DELLE PENSIONI” è un racconto di Riccardo Iacona con Danilo Procaccianti, con la collaborazione di Marina Del Vecchio.- See more at: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-dc8eb861-b078-4fcb-85ac-b8937f9728c9.html#sthash.UMmNARBB.dpuf

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