13 maggio 2015

Masochismo democratico

Confesso di non essermi impegnato troppo, per approfondire le dichiarazioni di ieri del presidente del consiglio Renzi (e dei suoi fedeli), veramente a tutto campo.
Per dire, che relazione c'è tra l'uscita di Civati (dal Pd a Milano) e la sconfitta dei laburisti a Londra?
E' l'effetto butterfly in salsa democratica?
Perché votare per una candidata appoggiata anche dal centrodestra e sotto processo per l'alluvione sarebbe masochistico?

E, ancora, cosa significa, io quei candidati lì non li voterei - riferendosi alle liste degli impresentabili in Campania?
Mister calibro 12, il nostalgico di Predappio, l'ex avanguardista Tilgher ..
E' questa la famosa banda larga?

Ma ieri ce n'era per tutti, anche per gli insegnanti che hanno deciso di passare alle maniere forti.
Non accettiamo ricatti, dunque mettiamo la fiducia sul DDL scuola. Come per la legge elettorale, il governo tira diritto (come quel tale tanti anni prima) anche sulla riforma della scuola, quella dei soldi alle paritarie e del preside manager.
Agli insegnanti è rinfacciata la paura di farsi valutare, il che è paradossale da un governo che è lì senza essere passato dalle urne (e ha preso solo fiducie ricattando il parlamento).

Dunque gli insegnanti dovrebbero essere masochisti nell'accettare questa proposta di riforma (che è buona proprio in quanto riforma) che lascia gli stessi stipendi, li mette sotto potenziale ricatto di un manager che sceglie chi assumere e chi premiare (scelta colleggiale), in cambio delle centomila assuzioni di precari.
Meno di quelle promesse e comunque obbligatorie perché questa volta lo chiede l'Europa davvero.

E lo stesso vale per gli elettori del PD, che dovrebbero essere masoschisti da votare per delle liste che non verrebbero nemmeno votate dal loro capo?

PS: a proposito di cambiare verso, il governo non si costituisce parte civile al processo bis di Torino contro la Eternit. Per i reati ambientali e la difesa dei più deboli non è ancora #lavoltabuona?

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