03 giugno 2015

Lo sfondamento a destra

Distinguiamo la narrazione dalla realtà dei fatti che, come ho cercato di spiegare, possono essere visti in maniera diversa.
Per esempio col 5-2 alle elezioni regionali.
Vinciamo noi!

Ma proviamo a valutare i dati in base a quella che era la strategia della segreteria renziana: lo sfondamento a destra (nel suo elettorato) non c'è stato.
In Liguria (e a maggior ragione in Veneto) è stato sufficiente candidare un Toti e a riunire l'ex centro destra per vincere.
Paita non ha perso per colpa di Pastorino: ha perso in quanto Paita. In quanto espressione di un sistema che ha governato per anni. Ha perso perché la gente ha visto cosa è successo alle primarie. 
Meglio Paita o uno di destra, la domanda trabocchetto che si faceva ieri a diMartedì? Meglio lasciar decidere agli elettori. Che quando votano De Luca o Berlusconi vanno bene ..

Il PD ha vinto, ma sono vittorie che avranno un prezzo.
Per vincere in Campania, il Pd ha accettato le liste minori piene di riciclati da destra.
Nelle Marche e in Umbria ha sofferto.

L'elettorato di sinistra inizia a guardare da qualche altra parte oppure non vota.
Oltre ad essere un problema per la democrazia (chi rappresentano gli elettori?) è un problema per questo PD che ora, per prendere i voti, anche in Parlamento per le riforme, dovrà spostarsi ancora più a destra.
Blindare il partito (anche in modo stridente con la Costituzione).
Blindare De Luca (e gli altri impresentabili).
Perdere la faccia con una parte degli elettori per come è stata trattata Rosi Bindi.

PS: leggo l'intervista di Cantone e penso che non abbia capito la funzione della commissione antimafia sul controllo delle liste. Che senso ha intervenire post, dopo elezioni?

Nessun commento: