19 novembre 2015

I nostri valori

Le spese eccezionali fatte per la lotta al terrorismo rimarranno fuori dai vincoli europei.
Questa l'unica azione intrapresa dall'Europa, nella persona di Juncker, dopo gli attentati di Parigi.
Forse non è poco, ma non abbiamo altro: nessuna risposta unica dal punto di vista politico, nessuna risposta unitaria dal punto di vista militare. L'Europa è unita solo quando si parla di vincoli e bilanci.

Cosa metteremo allora fuori dai vincoli, per contrastare il terrorismo: per il momento l'Italia e il presidente del consiglio Renzi hanno evitato risposte sulla base dell'isteria e della pancia. Niente modifiche alla Costituzione o leggi speciali.
Ma spenderemo quei soldi per i caccia F35 e per altre spese militari, oppure li impiegheremo per riqualificare le periferie, per sistemare scuole, per l'integrazione?

Come difenderemo il Duomo di Milano o i monumenti di Roma per il Giubileo? Solo con le armi o con un lavoro di intelligence assieme agli altri paesi europei?
Ieri il presidente della Repubblica nel suo discorso ha detto che non ci faremo rubare il nostro modello di vita. I nostri modelli, i nostri valori.

Ecco, dovremmo iniziare a chiederci quali siano i nostri modelli e i valori.
Il lavoro?
Il modello della scuola pubblica?
Il modello parlamentare?
La libertà di espressione, il diritto all'informazione?
La trasparenza della cosa pubblica?

Questi valori sono già a rischio e non solo per colpa dell'Isis.

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