22 aprile 2016

La visione dell'informazione

Ieri sera mentre seguivo Otto e mezzo, dove si parlava del tema della pubblicazione delle intercettazioni, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo.
Ai tempi di B, quando i suoi uomini televisivi tiravano fuori i soliti argomenti: la barbarie, la violazione della privacy, politici dalla carriera rovinata..

Sono cambiati i tempi e non c'è più la Santanché, la signora che non voleva vivere ai tempi della DDR e della Stasi.
Ora c'è l'esponente del PD Alessia Rotta, più giovane, più social, ma con le stesse argomentazioni.
Il punto più basso della puntata è stato un intervento della giornalista spagnola Angela Rodicio, in risposta all'intervento del direttore Travaglio secondo cui è giusto pubblicare anche intercettazioni non penalmente rilevanti, perché queste spesso rilevano la doppiezza dei nostri politici, perché raccontano del contesto in cui maturano leggi e provvedimenti (l'esempio è il compagno del ministro Guidi che la chiamava per fare pressioni su una legge).
"Eh ma così si crea un'opinione pubblica ...".

E non è questo il compito del giornalista? Trovare le notizie e consentire ai cittadini di avere una loro opinione dei fatti?

Nessun commento: