08 aprile 2016

Qui ci vuole supervisione

E qui casca l'asino .. anzi la Rai.
I vertici dell'azienda di stato salvano Vespa (come immaginavo) per l'intervista a Riina jr (e, ripeto, allora non si intervista nessun mafioso? Questa è la regola?) ma l'amministratore Campo Dall'Orto rassicura: a settembre partirà un più stretto controllo dei contenuti.
Che non è censura preventiva.
Siamo maliziosi se pensiamo che, proprio quando la campagna per il referendum entrerà nel vivo, i vertici Rai di nomina governativa faranno le pulci ai contenuti per fare gli interessi di chi li ha nominati?
Abbiamo già visto cosa succede a criticare il governo.
Saviano, fino a ieri bandiera del PD, viene chiamato mafiosetto su l'Unità.
Giannini #staisereno che Ballarò andrà a qualcun altro che non tira in ballo rapporti incenstuosi tra banca e politica.
Sarà difficile censurare Report e Presa diretta, ma quest'ultima è già stata spostata alle 10 di sera, per far posto a Fazio (ufficialmente per non turbare la morale delle famiglie..).
Se non riesci a censurare, manda i servizi a tarda ora.

Perché ora si comincia a ballare: le intercettazioni della ministra Guidi raccontano quello che succede dal di dentro nel governo, della guerra per bande, del ministro Padoan messo lì dalla combriccola del petrolio, delle foto compromettenti di Delrio (per cui il ministro ha aperto un esposto alla procura) ..
Bel clima, non c'è che dire. 

Meglio premunirsi, con la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali e con la trasmissione di servizi che raccontino dell'inquinamento Eni in Basilicata.

Qui ci vuole supervisione, un manager forte per un paese con un governo forte.

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