26 luglio 2016

Quelli che parlano alla pancia della gente

C'era un politico, più noto nei salotti televisivi che all'europarlamento, che voleva difendere i valori del cristianesimo portando avanti una battaglia in difesa del presepe.
Lo stesso politico che, ad ogni caso di violenza contro le donne da parte di un immigrato, invoca misure drastiche contro 'sti immigrati, dalla castrazione chimica a quella fisica.
Lo stesso politico che, di fronte alla questione dei profughi che scappano dalle guerre o dalla fame, invoca il tutti a casa (loro).
Le ruspe contro i rom (specie a Milano dove la Lega aveva amministrato sgomberando i campi da un posto all'altro).
Le navi da guerra per pattugliare i nostri mari.

Avessero almeno una certa efficacia, certe idee, che una volta si sentivano solo nei bar e che oggi abbiamo portato pari pari nel dibattito politico, abbassando pericolosamente l'asticella che separa quello che si può dire dall'insulto.
E' il partito per cui si può dare dell'Orango ad un avversario politico.
Della bambola gonfiabile al Presidente della Camera.
Quelli che fino a ieri erano i "Roma ladrona" e contro i napoletani ...

Non capiscono questi signori, nella loro piccolezza, che questo non è parlar chiaro ma semplicemente parlare alla pancia della gente. Nel breve termine qualche voto lo prendi, cavalcando anche le paure e le preoccupazioni della gente.
Il dirsi contro il politically correct (come Trump il difensore dei valori americani)..
Ma alla lunga lo trovi sempre qualcuno più scorretto di te che ti da del pirla. 
La fortuna di questi personaggi sta nel protrarsi della crisi da una parte e in un sistema (quello europeo, delle regole e dei trattati) che si arrocca sempre più su se stesso.

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