16 febbraio 2017

Piccoli feudi

In Lombardia, la regione virtuosa, la locomotiva che potrebbe competere con i paesi del nord, dei successi di Expo, succede anche questo.
Che la Corte dei Conti contesti un danno erariale di 1ml di euro alla regione, per alcuni incarichi dirigenziali affidati a persone che non ne avevano i titoli.
In particolare, una di queste persone era la collaboratrice del consigliere leghista Galli, quello che si era fatto rimborsare dalla regione (cioè noi tutti) anche il pranzo di nozze della figlia.
Unico titolo, aver lavorato per la Lega: per questo è arrivato un incatico per l'Arpa da 111 mila euro (e un bel incarico da inserire in cv).

Nessuno contesta alla politica di fare le sue nomine, è un così fan tutti dal comune (Sala che volevano nominare il socio), alla regione (gli amici della Lega) a Palazzo Chigi (gli amici di Renzi).
Il punto è che così si creano carriere che non sempre sono basate su merito o competenze, ma solo sulla fedeltà al capo, tagliando fuori persone capaci ma con meno relazioni.
E queste persone, oltre a prendere stipendi più che onorevoli, prendono pure decisioni che impattano sulla collettività: un doppio peso dunque.

Così si inquina la politica e non c'è inchiesta penale che tenga, che possa mettere freno a questo problema, finché i dirigenti dei partiti non smetteranno di considerare i palazzi come dei loro feudi.

PS: se in regione si viene sanzionati, nemmeno in comune sono messi meglio.
Ieri, all'inaugurazione della nuova sede di Microsoft, il giornalista del FQ ha chiesto conto all'AD dell'assessora che non vuole comunicare il proprio reddito (come chiesto dalla legge).
"Rimarrei concentrato sulle cose che dobbiamo fare oggi .." la risposta.


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