26 maggio 2017

Traditori del voto


Io non ho dimenticato cosa è stato il ventennio berlusconiano e quello della (a volte finta) opposizione dei DS poi PD.
Non ho dimenticato le leggi ad personam (dalla legge sulle rogatorie, all'abolizione de facto del falso in bilancio, al lodo Schifano e a quello Alfano). Al conflitto di interessi tra un presidente del consiglio e anche proprietario di televisioni, giornali, con interessi in banche e assicurazioni.
Non ho dimenticato l'editto bulgaro, la cacciata dei giornalisti e comici sgraditi, le censure (da Luttazzi a Paolo Rossi), l'occupazione sistematica della Rai.
Non ho dimenticato l'assenza di una politica industriale, energetica, dei trasporti. Le centrali nucleari come opera strategica (con tenologia comprata dai francesi), la privatizzazione del servizio idrico, la legge Obiettivo per le grandi opere che ha comportato un aggravio dei costi per il pubblico (legge criminogena, l'ha definita il magistrato Cnatone).
Non ho dimenticato gli attacchi all'opposizione quando si permetteva di fare opposizione, alla stampa non allineata quando faceva da cane da guardia (non comprate più spazi pubblicitari su Repubblica), l'ossessione per i comunisti e l'amicizia con Putin.
L'attacco alla Costituzione  e ai suoi principi: la legge uguale per tutti, per cominciare-
Non ho dimenticato nemmeno le barzellette, le battute volgari contro le donne, il sessismo, il finto machismo, l'ostentazione di una giovinezza e il contornarsi di belle donnine, promesso magari in tv come attrici, in politica, con tanto di casa, vitto e alloggio.
Ma, soprattutto, non ho nemmeno dimenticato l'origine nascosta della sua fortuna (da dove arrivano i soldi per i primi lavori?), la banca Rasini e le parole di Sindona, Mangao stalliere a casa Berlusconi (la testa di ponte della mafia al nord l'aveva definito il giudice Borsellino in una delle sue ultime interviste). Il partito azienda fondato da una persona come Dell'Utri, il paesano, condannato per concorso esterno in mafia.

Non ho dimenticato chi è stato e chi è Berlusconi.
Il futuro alleato del fu centro sinistra, del fu partito democratico nella lotta contro i populisti (proprio Berlusconi, l'intentore del milione di posti di lavoro) e degli antieuropeisti (vi ricordate quando dava del Kapò a Schulz?).

Nanni Moretti aveva liquidato la "vecchia" classe dirigente della sinistra con una battuta passata alla storia "Con questi dirigenti non vinceremo MAI!".
Questi hanno preferito liquidare gli elettori, tradendo il loro elettorato storico, di sinistra.

Con le alleanze per le prossime elezioni.
Con la re-introduzione dei voucher.
Con le battaglie prese dal centrodestra, quella contro la pubblicazione delle intercettazioni, sui migranti da nascondere nei centri.

Mettetevi d'accordo, non si può stare dalla parte di Falcone e da quella delle larghe intese col caimano.

PS: sul Fatto Quotidiano (il giornale dell'attacco alle istituzioni, secondo Orfini, nemmeno le bombe della mafia erano arrivate a tanto) mette in fila le dichiarazioni anti-B dei bei tempi che furono
“Berlusconi è il passato, io parlo del futuro. Nei prossimi giorni andrà in pensione e dovranno capire che andranno in pensione anche gli antiberlusconiani” (Matteo Renzi, 25 novembre 2011); 
“Io sono quello più garantista di tutti. Ma quando c’è la sentenza definitiva si prende atto che è stato condannato e deve rispettare la legge e le sentenze” (Renzi, 30 agosto 2013); 
“Ora è arrivata una sentenza definitiva che ha detto che è colpevole. In qualsiasi Paese dove un leader politico viene condannato, la partita è finita. Per Berlusconi game over” (Renzi, 11 settembre 2013); 
“Mai più inciuci né larghe intese con Berlusconi” (Renzi, 28 ottobre 2013); 
“Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano” (Dario Franceschini, 23 aprile 2013); 
“Sono contrario a un governo Pd-Pdl” (Andrea Orlando, 22 aprile 2013); 
“Il Pd è unito su una proposta chiara: noi diciamo no a governissimi con la destra” (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013); 
“Lo dico con anticipo: io un’alleanza con Berlusconi non la voto” (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013); 
“I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi” (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio 2013); 
“L’idea di una maggioranza senza Grillo è impensabile. Non so se qualcuno lo pensa, nel Pd, ma io sono contrario. L’idea di un governo Pd-Pdl, anche con la lista Monti, non esiste in natura” (Matteo Orfini, 26 febbraio 2013); 
“L’accordo tra Berlusconi, Bersani e Monti sarebbe un disastro per la democrazia” (Gennaro Migliore, 23 febbraio 2013); 
“Spero non si faccia mai un governo con Berlusconi” (Migliore, 4 aprile 2013); 

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