25 giugno 2017

Grande confusione sotto i cieli (e la situazione non è eccellente)

Abbiamo aperto la settimana con la polemica sullo sciopero selvaggio (che non era selvaggio) dei trasporti.
Gli scioperi vanno regolamentati, basta scioperi di venerdì, di sindacati che si fanno il ponte ..
Detto da politici che preparano il trolley giovedì e che passano il tempo sui social.

La stessa settimana si chiude col salvataggio delle banche popolari venete coi soldi pubblici.
Banche male amministrate, male controllate, che ora non possono essere abbandonate: il libero mercato e il liberismo che si chiede per il mondo del lavoro (voucher, niente articolo 18, salari livellati al minimo, zero diritti) non si applica né per banche né per chi le amministra.
E nemmeno per chi doveva controllare, come Bankitalia, sapeva e come unica azione concreta ha sanzionato, ha fatto multe.
E nel frattempo chi chiedeva prestiti agli sportelli doveva comprarsi quelle azioni delle banche che sono passate da 60 euro a poche decine di centesimi.

Ieri sera Blob ci ha ricordato che la questione Alitalia è ancora aperta: i servizi di informazione erano troppo presi per seguire i casi di Roma (un sindaco che andrà forse a processo per delle nomine), un pochettino per Sala (che intervistato rassicura che andrà avanti), sui vaccini (con una legge piena di buchi) e sulla notizia estiva per eccellenza.
Fa caldo: attenzione al caldo.
A leggere bene, si capisce come in Italia il cambio del clima è già concreto, con buona pace di Trump, per questi periodi di siccità che seguono tempeste di pioggia che fanno danni.
Ma noi italiani siamo bravi ad occuparci dei problemi dopo che sono accaduti: dopo i terremoti (e non prima, quando si parla di come costruire, come appaltare), dopo gli alluvioni (e non quando si parla di cementare), dopo le frane..

Il grido d'allarme di Franco Roberti, sulla mafia che ha sostituito lo Stato (ed è entrata dentro lo stato) è stato seppellito dal chiacchiericcio sulle future alleanze per le elezioni.
Come andrà avanti l'iter legislativo per lo ius soli?
Che farà Pisapia?
E che farà il PD? Veramente amplierà la coalizione da Pisapia a Tosi (l'ex leghista, che ora ha lasciato il posto di sindaco alla fidanzata )?


A proposito: che dicono i leghisti veneti che da una parte chiedono l'autonomia dallo Stato centrale e dall'altra non disdegneranno i soldi di Roma ladrona (anche quelli delle tasse dei veneti, certo) per le loro banche?


Che grande confusione.
Venerdì ci ha lasciato Stefano Rodotà: politico, costituzionalista, di quella sinistra che non si era dimenticata dei diritti per tutti. Troppo intelligente per essere apprezzato dalle segreterie dei partiti, sia ieri (quando Napolitano gli fece lo sgambetto nel 1992), che oggi (da Grillo, quando criticò la supremazia della rete).
Il presidente mancato.
Quello che, forse, avrebbe potuto fare chiarezza in questa confusione.
Destra, sinistra, valori, ideali, principi.
Forse cose del passato, da archeologia della Costituzione, come dicono i renziani.
Ma i soprusi e gli oppressi ci sono ancora.
Persone costrette a lavorare per pochi euro senza tutele.
E altre persone che si possono concedere (o auto-concedere) stipendi abnormi, senza rispondere delle loro azioni.

Ci mancheranno persone come Rodotà.

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