13 agosto 2017

Estate 2017 - Storie da spiaggia

Amo andare in spiaggia alla mattina presto, quando nell'aria senti ancora l'odore del mare, quando l'acqua è più pulita e quando la spiaggia è più libera.
Senza gente che ti vuole raccontare a tutti i costi quello che ha mangiato ieri sera, cosa ha fatto ieri sera, etc etc
Capita a volte di arrivare sulla spiaggia libera e di trovare degli ombrelloni già aperti, senza nessuno sotto a prendersi l'ombra.
Avranno piantato il palo, novelli conquistadores della spiaggia, e se ne sono andati a spasso o a fare il bagno.
Questo quello che ho pensato ingenuamente la prima mattina.
La seconda mattina.
La terza mattina.

Dopo un po' ho scoperto che alcuni “bagnanti” (si dice così) pagavano 50-70 euro al gestore del lido, privato, per piazzare gli ombrelloni sulla spiaggia pubblica e occupare il posto.
Non si potrebbe, ma finché lo fa uno.
Il problema è che poi hanno iniziato a farli in tanti, finché una mattina una signora anziana, che si era alzata anche presto per prendersi il posto al sole, non ha preso e spostato tutto.
La rivoluzione liberale è durata poco, sono intervenuti i bagnanti affittuari (per modo di dire) e hanno trovato un accomodamento.
Che poi sono le persone che ti parlano di tutti questi immigrati che non rispettano le regole.
Eh già, gli altri.
Strana spiaggia, quella dove vado.
Due lidi, uno ufficiale, in concessione ad un privato poi andato sull'orlo del fallimento, finché non è subentrato il comune (quello del sindaco famoso per una storia di fritture di pesce..) con un amministrazione coatta.
Un lido dove fai fatica a trovare i giornali, che offre pochi servizi (per esempio non c'è niente per i bambini), e dove un ombrellone e una sdraio costano cari.
C'è un altro lido, sempre privato in concessione dal demanio pubblico, che una volta era solo un chioschetto.
Poi si è allargato andando a piazzare gli ombrelloni ai bagnanti che amano dormire la mattina.
Ora c'è un bar e uno spazio riservato coi suoi ombrelloni.

Risultato, la gente si ammassa nel poco spazio di spiaggia rimasto libero o si trova altri lidi dove magari offrono servizi migliori.
Perché le cose non vanno bene né al primo né al secondo.
Poca gente, pochi ombrelloni affittati.
Pochi ricavi.

Se fosse un privato sarebbero problemi, ma evidentemente qui c'è una diversa concezione di privato.
E anche di come gestire ed accogliere i turisti.

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