27 novembre 2017

E' tutto perdonato

Tutto è perdonato per Silvio. 
Riamesso al centro della politica, invitato a tutti i talk come un candidato qualsiasi (anche se incandidabile), intervistato dai tg in Mediaset e in RAI come se il passato fosse stato cancellato.
La condanna per frode fiscale, l'incandidabilità per la Severino, la perdita del seggio in Senato.
I processi ancora in corso: quello di Torino che è uno dei processi partiti dall'inchiesta su Ruby rubacuori, quello di Firenze sui mandanti a volto coperto per le stragi del 1993, quello di Napoli sulla compravendita dei senatori.
E i processi già conclusi e finiti nel dimenticatoio: le prescrizioni grazie ai suoi avvocati deputati e alla difesa dal processo, le assoluzioni perché il fatto non costituisce reato (grazie alle leggi ad personam).
Io me lo ricordo bene cosa è stato e cosa è Silvio Berlusconi: il conflitto di interessi fatto persona politica; il politico che confondeva cosa pubblica e cosa privata; che ha portato in Parlamento i suoi avvocati e gli uomini di mediaset (dopo averli piazzati in Rai); il politico così liberale che cacciava i giornalisti dalla Rai per sostituirli da yes man (che chiamava dirigenti Rai per chiudere i programmi); l'uomo d'affari che si è fatto costruire da Mills una rete offshore dove nascondere il suo patrimonio. Prescritto l'avvocato e condannato (per un soffio) lui.

L'uomo delle gaffe internazionali, delle barzellette sconce, il politico che aveva dato del Kapò a Schultz all'Europarlamento.
L'amico di Putin, di Bush, di Erdogan, di Gheddafi, di Nazarbaev (in presidente Kazako).

Me li ricordo bene i berlusconiani, i miracolati di Arcore: dalla Gelmini a Gasparri a Brunetta. A quelli che l'hanno tradito ma ora sono pronti a tornare all'ovile: da Lupi a Schifani.
Ieri sera l'ex condannato, ex papi, ha avuto il suo show in prima serata Rai dove ha potuto tirar fuori tutto il suo repertorio: le promesse elettorali, la difesa per Dell'Utri, l'anatema sul M5S e sul candidato Di Maio.
Curioso - eh? - nemmeno una parola contro Renzi, come del resto nemmeno Renzi ha speso una parola contro B. dalla Leopolda.

Tirate indietro le lancette di dieci anni.
Auguri a tutti.

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