20 dicembre 2017

Sbagliarne tante di fila

La commissione banche, la legge elettorale, la gestione del caso Etruria.
Può capitare di sbagliare, una volta almeno nella vita.
Ma di sbagliarne tante di fila, è sintomo di un problema più profondo dentro il partito democratico.
Mettere in commissione banche gente fedele al segretario ma inesperta della materia.
Negare l'esistenza di un conflitto di interesse quando poi l'interesse, dell'allora ministra Boschi per la banca del suo territorio.
Da una parte si asteneva dal partecipare ai consigli dei ministri dove si parlava di banche (perché erano consapevoli evidentemente della situazione di conflitto di interesse) dall'altra gli incontri (emersi, alla fine) con Ghizzoni, Visco, Vegas.
E poi la scusa (un deja vu dei tempi di Berlusconi) del non aver mai fatto pressioni: la situazione di conflitto di interessi è uno stato oggettivo, per la stessa legge Frattini è sufficiente aver preso parte a riunioni riguardanti la tua situazione patrimoniale o quella dei familiari.

Sentirsi ripetere, come una cantilena, del milione di posti di lavoro, sta diventando fastidioso, come se le persone non vivessero sulla loro pelle situazioni ai limiti dello sfruttamento: l'ultimo caso a Taranto, col call center dove si lavora per 33 centesimi all'ora.
"TARANTO - Un bonifico di 92 euro per un mese di lavoro e tagli alla retribuzione in caso di assenza anche di soli tre minuti dalla postazione per andare alla toilette. Con la conseguenze che i compensi scendevano anche a 33 centesimi l’ora. È quanto denuncia la Slc Cgil di Taranto, che ha scoperto e denunciato un call center che avrebbe sfruttato le lavoratrici. Sette di queste si sono rivolte al sindacato, al quale hanno raccontato la propria storia. Un esposto è stato presentato alla Procura della Repubblica di Taranto."
Poi ci sono le multinazionali, che dovevamo attirare per essere competitivi: creano occupazione, di bassa qualità, bassa retribuzione, alta intensità lavorativa, poche tasse ..

E i diritti civili dove li mettiamo?
Sono state delle note positive di questa legislatura: le unioni civili, il biotestamento, la legge sul caporalato.
Ma non possono essere usate per nascondere questi altri problemi che stanno trasformando l'Italia in un paese diviso, slegato, dove si ha paura di perdere tutto e allora si guarda con sospetto chi viene da fuori.
Terreno fertile per la nostra destra e coi suoi cavalli di battaglia: sicurezza, basta tasse, meno vincoli e meno immigrati.
Quella che a Como, per mano del sindaco neoeletto, ha bloccato i volontari che aiutavano i senza tetto.
Gli elettori mi hanno dato il voto per la sicurezza - ha spiegato ai giornalisti: il suo provvedimento è teso a ripristinare "la tutela della vivibilità e il decoro del centro urbano".

I poveri rovinano il decoro, allontaniamoli dal centro.
A questo ci siamo arrivati grazie al decreto Minniti. Ministro del governo dei diritti, del lavoro che cresce, della ripresa...

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