30 maggio 2018

Il problema del debito

Ho sempre sentito dire per mettere al riparo il nostro paese dalle fluttuazioni del mercato e dal nervosismo degli investitori (come in questi giorni) si deve ridurre il debito.
Ecco, pensavo a questo, mentre ascoltavo l'ex Presidente Renzi attaccare il duo Salvini Di Maio ritenendoli responsabili del rialzo dello spread.
Se lo spread a quota 300 è colpa della dabbenaggine di Lega e 5 stelle, parte di questa colpa sta anche chi in questi anni il debito non l'ha fatto scendere.

Ognuno deve prendersi le sue responsabilità: se lo spread dovesse risalire, per l'impossibilità di formare un governo (tecnico con Cottarelli o politico nuovamente con Lega e 5 Stelle) la colpa sarebbe anche del PD che sta giocando anche lui la sua mano a poker.

Di questo passo, se si continuano ad applicare in modo ottusamente burocratico queste regole, con queste politiche, con questi vincoli, non solo non abbasseremo mail debito, ma continueremo a peggiorare la nostra situazione economica: Francia e Germania non si fidano di noi (e certamente le proposte iniziali del contratto di governo sul debito da tagliare non avranno fatto loro piacere) e per questo hanno studiato regole più stringenti per le banche.
Milena Gabanelli sul corriere propone un altro modello di gestione del debito, che passa per una nuovo fondo salvastati, comune a tutti i paesi europei:


Un’assicurazione sul debito 
Nell’assoluto vuoto politico una proposta alternativa nasce da un gruppo di economisti italiani, fra cui Marcello Minenna (direttore Consob), Roberto Violi (direttore Bankitalia), Giovanni Dosi (professore ordinario all’università Sant’Anna di Pisa ) e Andrea Roventini (professore associato sempre a Pisa) supportati anche in sede Ocse (dal policy advisor del Tuac Ronald Janssen). L’idea è quella di togliere il debito dalle spalle degli Stati — non farne più di nuovo — e assicurarlo attraverso un vero Fondo Salvastati (quello attuale, l’Esm, è sotto lo scacco della Germania). Facciamo un esempio: quest’anno all’Italia scadono un miliardo di titoli di Stato? Quel miliardo va rifinanziato, e il Tesoro lo fa emettendo sul mercato titoli a tassi di interesse più bassi pagando una polizza al fondo, che assicura gli investitori dai rischi. Lo stesso fanno tutti gli Stati membri, man mano che il loro debito scade. Chiaramente la polizza italiana costerà di più di quella francese o tedesca, ma intanto ti levi un rischio, e tempo 10 anni, tutti i Paesi avranno tutto il debito assicurato. A quel punto, con un unico soggetto garante, il debito avrà un solo tasso di interesse uguale per tutti.

Vogliamo un'Europa più unita? Ecco, perché non provare questa strada?

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