18 giugno 2018

Una certa confusione

Pensavo alcune cose, leggendo le notizie qua e là dai siti dei quotidiani online: che della vicenda dello stadio di Roma sappiamo tanto perché conosciamo le intercettazioni non per riassunto, ma intere (almeno quelle pubblicate).
Per esempio quella in cui un avvocato che parlando al telefono dello stadio della Roma dice:
«Si deve fare per forza — dice — verrà uno schifo ma si fa». 

Ecco, le (grandi) opere che si fanno non perché servono ma perché sono necessarie per mangiarci sopra, in tanti.
Fa specie vedere i garantisti di ieri usare quelle intercettazioni per colpire il sindaco di Roma, ma è questione di tifo.

L'Aquarius sbarca a Valencia col suo carico di 600 persone: il gioco d'azzardo di Salvini al momento lo vede vincente, ma come ci comporteremo nel futuro con le prossime navi?
E quello degli hot spot è il piano dell'Europa per risolvere la questione migranti?
Perché è un piano simile a quello proposto dall'ex ministro Minniti, di cui oggi ci parla Scalfari nel suo editoriale, definendolo un salvatore dell'Italia. 
Salvare il paese dal governo di destra che ci troviamo ora, racconta Diego Bianchi.
E anche qui faccio fatica a capire: non è stato Minniti a spianare la strada a queste politiche (lo ha detto Saviano proprio a Propaganda Live)?

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