20 luglio 2018

Il deja vu sulle nomine

In Rai, a capo della Vigilanza, hanno messo un ex cronista del gruppo di Berlusconi (Barachini).
Dentro il CSM l'avvocato di Berlusconi Michele Cerabona, che ha seguito il processo per la compravendita dei senatori e il professor Alessio Lanzi, che è stato avvocato di Fedele Confalonieri e di David Mills. 
Oltre all'avvocato della Lega Stefano Cavanna che sta difendendo il partito di Salvini per la storia dei 49 ml di euro (di cui la Cassazione ha chiesto il sequestro).
Un renziano anche nel CSM (Ermini), uno al Copasir (Guerini) e un altro (Giachetti) alla giunta per le elezioni.Gasparri è stato ricompensato con il posto nella giunta per le Autorizzazioni e le immunità di Palazzo Madama.

Il M5S ha scelto i suoi tramite un voto (sulla piattaforma gestita da un privato) Alberto Maria Benedetti, dalla stessa università di Conte.

Antonello Massari spiega invece il "who's who" nella prossima nomina dentro la Consulta:

Per quanto riguarda l’elezione del giudice costituzionale, la Consulta aspettava da novembre 2016 quando, per motivi di salute, si dimise Giuseppe Frigo, eletto in quota Pdl. Adesso arriverà Antonini, sostenitore del referendum di Veneto e Lombardia del 22 ottobre scorso. Ex consulente di Giulio Tremonti e di Roberto Calderoli, ha buoni rapporti non solo con gli ex ministri leghisti ma anche con Gianni Letta e Maurizio Lupi. Ha presieduto la Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff). Per il ministro Calderoli ha redatto il decreto delegato sul federalismo fiscale. Portano la sua firma anche gli altri provvedimenti in materia di federalismo del governo Berlusconi.

Non volevano fare il governo assieme al m5s i #senzadime, ma ci troviamo di fronte la solita spartizione dove si conferma il patto del nazareno PD e FI.
E il merito? Le facce nuove? 

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