29 ottobre 2018

Passione per il delitto (2018) ore 13.00: a pranzo con Frascella, Venturi e Oggero

Christian Frascella, Margerita Oggero, Filippo Venturi e Carmen Legnante



Moderati da Carmen Legnante, alla Passione per il Delitto hanno presentato i loro libri (mentre noi pubblico ci gustavamo un piatto di tortelli in brodo)

Christian Frascella, Fa troppo freddoper morire, Einaudi

Come può essere un quartiere di Torino che si chiama Barriera di Milano? Un avamposto verso il resto del mondo. Infatti, da roccaforte operaia si è trasformato in una babele multietnica. È qui, in una lavanderia a gettoni gestita da un magrebino, che Contrera riceve i suoi clienti. Accanto a un piccolo frigo pieno di birre che provvede a svuotare sistematicamente.

Margerita Oggero, La vita è un cicles, Mondadori

In una gelida mattina d'inverno, nel retro dell'Acapulco's, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l'ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar.

Filippo Venturi, Il tortellino muore nel brodo, Mondadori

Emilio Zucchini, proprietario della trattoria La vecchia Bologna, è uno scapolo impenitente, devoto alla gioia dei suoi clienti e al rispetto ortodosso delle ricette della cucina bolognese. Nicola Fini è il suo amico fraterno che è appena stato abbandonato di punto in bianco dalla moglie. Joe Solitario è un cantautore disperato. Cico Pop e Mangusta sono gli scagnozzi di un boss della malavita locale.

Ha cominciato Christian Frascella, raccontando del suo personaggio:

Contrera è un ex poliziotto che ha un'agenzia investigativa in una lavanderia gestita da un nordafricano: gli viene chiesto un favore da Mohamed, aiutare il nipote a venir fuori da una brutta storia di debiti.
Contrera si trova catapultato in un caso più grande di lui, non le solite storie di corna: c'è di mezzo la mafia nel delitto in cui si trova immischiato. E ora dovrà lottare contro la mafia per un senso di giustizia.

Come nasce il personaggio?
Contrera nasce da una nostalgia dei gialli americani, Marlowe in primis. Nel corso del tempo avevo notato che nei gialli italiani c'erano troppi commissari intelligenti: così ho creato un personaggio che è un commissario stupido.
Contrera ha una storia personale molto incasinata: separato, senza casa propria, vive dalla sorella con un cognato antipatico, un padre poliziotto, famoso nel quartiere Barriera, di cui voleva seguire le orme, ma in polizia si è fatto cacciare.
Nessuno sopporta Contrera, tra le persone che gli stanno accanto: ma ha una certa dose di autoironia.

I luoghi del personaggio: la periferia torinese.
Barriera di Milano è un quartiere senza fabbriche, diventato un mercato di spaccio di eroina, la mafia nigeriana: in questo ambiente pericoloso si muove Contrera, un ambiente che conosce e dove è conosciuto.
Contrera inizia ad indagare e scopre che dietro il delitto c'è la ndrangheta.
Il titolo originale doveva essere "Per non morire", bocciato dall'editor: il titolo è nato da una fredda sera torinese, dove nevicava e "faceva troppo freddo per uscire"..

Margerita Oggero ha parlato del suo giallo, anch'esso ambientato a Torino:

Il cicles è la gomma da masticare: il protagonista è un laureato, Massimo con una laurea che non riesce ad usare.
Lavora in un bar, una mattina entrando nel bar dove lavora trova un morto ammazzato: un ragazzo colto, nel peggior bar di Torino, poca voglia di lavorare in quel posto .. Tanti opposti che si ritrovano anche nel resto del romanzo.

Come nasce il personaggio.
La zona nord di Torino è la zona più brutta: è la zona dove sono avvenute tutte le migrazioni, dal Veneto, dal sud e ora dagli extra comunitari.
E' una zona ex industriale, oggi purtroppo diventata zona degradata, dove c'è la banca più rapinata della città: volevo parlare delle periferie della città urbane che si stanno trasformando in incubatori della criminalità: come disse Renzo Piano, le periferie sono aree da "rammendare", ricucire.
Dove nasce il terrorismo nelle città europee? Nelle periferie.
Il secondo tema è la precarietà dei sentimenti e poi la precarietà del lavoro.
Massimo fa il barista, nel retro del bar e anche il badante, due giorni la settimana.
C'è un uso del dialetto veneto, perché nel quartiere Barriera c'è stata molto immigrazione dal Veneto e queste famiglie sono oggi delle enclave dove si parla questo dialetto.
Dai veneti, ai meridionali ai nordafricani di oggi.
Si parla di droga e di ludopatia, una malattia che sta distruggendo tante persone.
Da dove viene quella parola nel titolo, cicles? Perché la prima fabbrica italiana che ha prodotto i chewing gum si chiamava così.

Tocca ora al ristoratore bolognese nonché giallista, Filippo Venturi

Questo è un giallo degli imprevisti e delle coincidenze: protagonista un oste che si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Una rapina a Bologna da tre malviventi nello stesso istante: l'amico del protagonista, uno chef, si trova a passare da quelle parti per caso.. Coincidenze.
Mi piace giocare con le contraddizioni prese dalla vita, mi piace sdrammatizzare quando scrivo (sono uno scrittore per caso, sono un ristoratore).

Come nasce il personaggio.
Ho voluto cimentarmi con questa avventura letteraria che, ora, mi ha cambiato: mi sento come una persona che oggi sa ascoltare: Zucchini, il protagonista, è molto autobiografico, è una persona che ascolta i clienti, che a fine pranzo "legge i ragù", è una persona con doti da sensitivo.
Capisce che, se qualche piatto non è uscito bene, sta per succedere qualcosa.
Come quella mattina quando la sfoglia per la lasagna non gli vuole uscire: assiste ad una scena, uscendo dal locale, che gli cambierà la vita.
Questo richiamo alla morte serve per dare la vena di ironia al libro che non è un libro di cucina.

I luoghi della storia
Bologna è anch'essa protagonista: una Bologna autoironica, solare e capace ancora di accogliere ma dove assistiamo a fenomeni di razzismo.

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