29 ottobre 2018

Passione per il delitto (2018) ore 14.00: l'incontro con De Marco, Paola Sironi, Novelli e Zarini

Romano De Marco, Paola Sironi, Marco Proserpio e Andrea Novelli, Giampaolo Zarini



A volte ad uccidere è la solitudine: così il giornalista Marco Proserpio ha presentato i 4 scrittori dell'incontro

Romano De Marco, Se la notte ti cerca, Piemme
Il brutale omicidio di Claudia Longo, single cinquantenne, nell'esclusivo quartiere Parioli, a Roma, sembra opera di un amante occasionale. Uno dei tanti che la donna era solita ospitare in casa. L'unica a non pensarla così è il commissario Laura Damiani, tornata nella capitale dopo una devastante esperienza lavorativa a Milano. La poliziotta scopre delle connessioni fra quell'omicidio e le morti di altre donne sole.

Andrea Novelli, Gianpaolo Zarini, L’essenza della colpa, Fratelli Frilli editore
Casi banali per l'investigatore privato genovese Michele Astengo. Piccole questioni di ricatto, tradimenti, controversie economiche. Calma piatta in una vita volutamente avulsa da inutili complicazioni, anche quelle di cuore. Ma una telefonata sta per dare una sterzata violenta alla sua pigra e svogliata esistenza. Arcangelo Argentero, il più grande produttore italiano di profumi, chiede il suo aiuto.

Paola Sironi, Donne che odiano i fiori, Todaro

Il cadavere di Damiano Brancher, stritolato da un anaconda gigante, è rinvenuto in un giardino botanico sopra Stresa e, pochi giorni dopo, la migliore amica dello sventurato si sucida, gettandosi sotto un treno in un quartiere periferico di Milano. Le indagini sulle due disgrazie è affidata al reparto “Problem solving”, più comunemente detto “Desbrujà rugne”, della Questura di Milano

Si parte dallo scrittore Romano De Marco.

La prima vittima, Claudia Longo, è una donna, separata, che si crogiola nel suo dolore, che ha pensato di consolarsi con amanti giovani e con la chirurgia estetica: ma rimane una persona solitaria (e la solitudine è uno dei temi del romanzo).
Ad interessarsi della sua vita, il commissario Laura Damiani, è l'unica che capisce che lei è solo la carnefice di sé stessa ma soprattutto vittima di un delitto.
La solitudine accomuna Claudia con Laura: è una donna giovane che si trova a fare un bilancio della sua vita, si accorge di aver sacrificato tanto per il suo lavoro, come il non essere stata madre.
Si crea una forte empatia tra lei e le sue vittime, persone sole, scelte da un serial killer che si svela solo alla fine.
Il male fa parte della nostra vita: cerco di non fare alcuna giustificazione per il delitto, perché spesso le sue origini sono proprio dentro la nostra vita.
L'immagine della famiglia felice in eterno è solo una bugia, "quanto di più ipocrita esista" dice un personaggio del libro.
Roma è una città impossibile da raccontare, un tessuto sociale che cambia da quartiere a quartiere, Roma è tante città assieme: io racconto la zona che conosco, quella dell'Eur nata nell'epoca fascista, doveva essere la città del futuro ma oggi è un obbrobrio, assediata dallo spaccio.
La stessa protagonista, Laura, ad un certo punto non ci si riconosce più, avendo perse le radici.


C'è chi la solitudine la cerca: come l'investigatore Michele Astengo protagonista del romanzo di Andrea Novelli, Giampaolo Zarini,
"Non è ozio, è conservazione dell'io" dice Astengo: ex poliziotto ora investigatore, che si astiene dalla vita, si impone di non viverla, ma viverla attraverso le vite degli altri.
Non fa nulla per mettere a suo agio i clienti che si rivolgono a lui: ma quando poi viene coinvolto nei casi dimostra molta umanità.
Come in questo, dove l'Essenza del titolo è legata al lavoro della vittima, figlio di un imprenditore nel settore dei profumi.
Genova si presta ad una ambientazione noir, anche per la presenza del porto.
Attorno all'azienda ci sono persone con curriculum ricchi di titoli ma vuoti di contenuti: sintomo di un paese che registra il declino dell'impresa.
Genova ha sempre vissuto nelle difficoltà, per la sua conformazione geografica, ha sempre vissuto al limite, è stata vittima di un saccheggio, nel tessuto industriale e in quello geografico.
Il rapporto dei due autori con Genova è di amore e odio: c'è il problema del traffico, i fiumi che esondano, ma alla fine abbiamo scelto questa città per ambientare il nostro romanzo.

Paola Sironi ha raccontato del suo giallo

Quello della scrittrice Paola Sironi è un giallo classico, di intuizioni raffinate, ma con molte novità: a partire dal primo morto, un uomo stritolato da un anaconda ad inizio romanzo.
Un delitto curioso a cui segue il suicidio della migliore amica della vittima, che era stata chiamata a testimoniare sul primo caso.
Da qui nasce un mistero, con un conflitto di competenza tra due procure e tra polizia e carabinieri.
L'indagine è affidata ad una squadra di "problem solving" che va a pescare dentro un brutto caso di prostituzione nigeriana.
Protagonista è l'ispettrice di polizia Annalisa Consolati: ha una vita spaccata in due, è più a suo agio nella divisa che non quando è nei panni di figlia.
Una donna che lotta contro il tempo, che deve accudire il padre, con una malattia psichiatrica che lo fa vivere nelle fantasie ispirate alla televisione.
Questo rende Annalisa insofferente alla sua vita familiare: attorno alla sua vita altri personaggi in uno stato di equilibrio, come la compagna Minerva, della cui relazione non riesce a parlarne col padre.
In questo romanzo ci sono tante donne: l'investigatrice e la compagna, una professoressa amica della seconda vittima, perché necessarie alla storia che volevo raccontare.
Perché il tema della prostituzione nigeriana?
Avevo intenzione di scrivere un libro sulla prostituzione, evitando i soliti cliché (del killer che uccide queste donne ..): un'amica libraia mi ha consigliato dei libri sulla prostituzione nigeriana.
Donne con dei pregi e dei difetti: sono storie di donne che non esistono, invisibili nella Milano di oggi.

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