08 novembre 2018

Il ruspante Salvini

Ha un suo stile, il ministro nonché vicepremier (e forse non solo vice) Salvini: se avete seguito l'intervista ieri sera ad Ottoemezzo capirete perché.
Non sarà elegante, ma si fa capire dal suo elettorato, specie quando si parla di immigrati, per cui è finita la pacchia: quanto è stato abile nel portare il ragionamento dove gli interessava?
In richiedente asilo compie un reato (o viene accusato di compiere un reato)? E io lo espello dal paese.
I 35 euro per immigrato? Ridotti a 26 o 19 e coi soldi risparmiati assumeremo persone nelle forze dell'ordine e nei vigili del fuoco (e i tagli alle forze dell'ordine risalgono ai tempi del ministro ministro Maroni).
Il punto debole qual è? Senza accordi coi paesi stranieri, i rimpatri e le espulsioni sono buone solo sulla carta.
E l'accordo col Ghana per aiutare i ghanesi a casa loro? "Con sei euro al giorno do vitto e alloggio a 800 giovani ghanesi ..".
Ma anche qui, nessun accordo per i rimpatri.

Le parole chiave sono altre: i 35 euro (che non sono soldi che finivano in mano ai richiedenti asilo), il numero degli sbarchi in calo (e dove sono finite quelle persone che non arrivano più qui?), la pacchia che è finita, e poi il piglio duro contro la sinistra buonista che ha fatto entrare questi clandestini criminali e stupratori nel nostro territorio.

Salvini poi è stato abile nello spiegare la sua contrarietà alla riforma della prescrizione (ovvero, come funziona in altri paesi europei): "serve un disegno organico" si è giustificato.
Quel disegno organico che non esiste nella gestione degli immigrati e nella loro immigrazione.
Ma non è che Salvini voglia passare per il difensore dei corrotti o rompere definitivamente con Forza Italia.

Che accordo troveranno per la prescrizione?
La pacchia per corrotti e corruttori è finita?

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