25 gennaio 2019

La strage di Pioltello

Un anno fa presso la stazione di Pioltello, alle porte di Milano, un convoglio di Trenord usciva dai binari, due carrozze finivano accartocciate causando la morte di 3 persone e 49 feriti.
Passato un anno dalla strage di Pioltello, quello che sappiamo è che la causa più probabile è stata una zeppa messa sotto un giunto come riparazione temporanea, in attesa di lavori di manutenzione mai fatti. Che ci fossero problemi su quel tranno di linea in gestione a RFI era noto almeno da qualche mese.

Le tre persone morte erano tre donne che dalla provincia si muovevano verso Milano per lavoro: si può morire per un discorso di carenza di manutenzione in questo paese dove si invocano maggiori infrastrutture (a breve la regione stanzierà 400 milioni per una nuova autostrada tra Cremona e Mantova che affiancherà un tratto dell'incompiuta Tirreno Brennero), interi schieramenti si mobilitano per il TAV in val di Susa e poi abbiamo ancora linee a binario unico poco sicure.

Di treni pendolari si parla solitamente o quando c'è un incidente o quando c'è uno sciopero.
Ecco, piacerebbe che se ne parlasse tutti i giorni, perché non è normale morire mentre si sta andando al lavoro su un treno.

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