09 marzo 2019

Come l'articolo 18

Il TAV come l'articolo 18: la grande opera, parte di un corridorio ferroviario presente solo sulla carta è diventata un totem, un'arma da usare per una battaglia solamente politica che poco ha a che vedere coi trasporti, con l'economia, con posti di lavoro.
Un'arma di battaglia su cui si sta combattendo una battaglia, tenendo in ostaggio un paese.
O TAV o morte. 

Si sbandierano numeri a caso su occupazione, soldi spesi (o risparmiati col mini TAV), sui camion che sarebbero tolti dalle strade.
L'unica analisi scientifica è stata demonizzata invendandosi pure la fake news sul suo autore, l'architetto Ponti, che avrebbe redatto un parere favorevole al TAV per la commissione europea.

Il TAV o la TAV come simbolo del distacco tra il paese e un pezzo di politica, imprenditoria, di giornalismo (che dovrebbe raccontare il paese, non fare da supporter).
Siamo rimasti fermi al TAV, come siamo rimasti bloccato sull'articolo 18 che, una volta tolto, avrebbe portato in Italia tante imprese pronte ad investire nel nostro paese.
Abbiamo visto come è finita.

Notizia di qualche giorno fa: i dipendenti di una cooperativa che lavorava per Zara, sono stati aggrediti da vigilantes che su di loro hanno pure usato il taser.
Questo è il mondo del lavoro, un mondo dove scopriamo oggi dai giornali, i lavoratori hanno perso potere d'aquisto negli ultimi sette anni per quasi mille euro.
Un mondo dove, per un lungo periodo, bastava gonfiare le statistiche sull'occupazione per dire che andava tutto bene.
Un mondo dove, grazie a quota 100, rischiamo di perdere medici e insegnanti che non verranno recuperati mai.

Lavoro, salari, salute, trasporto pubblico, qualità dell'aria.
Il TAV non impegna e unisce tutti: partiti di destra, sinistra, imprenditori, giornalisti a seguire e madamine.
Non impegna come la lotta contro il precariato, come la lotta contro la corruzione, come la lotta contro i rigurgiti fascisti (guardatevi la prima pagina di Libero).
Il TAV unisce Salvini a Berlusconi a Zingaretti.
A proposito di Zingaretti: faranno la medesima battaglia contro la legittima difesa di Salvini (sconfessando una legge analoga del governo Gentiloni)?.
Faranno la medesima battaglia anche per bloccare l'autonomia regionale?

Consoliamoci, per modo di dire, col servizio di questa sera di Presadiretta che parla dell'abuso dei farmaci:

Un’inchiesta di PresaDiretta sul mondo dei farmaci, tra antibiotico resistenza, iperconsumismo farmaceutico e conseguenze dell’abuso.
L’Oms ha lanciato un allarme sulla diffusione dell’antibiotico resistenza nel nostro Paese. Ogni anno in Italia l’8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione ospedaliera, casi che possono essere letali nel caso in cui l’antibiotico non funzioni. Più di 10.000 morti ogni anno, le infezioni fanno più vittime degli incidenti stradali.I batteri resistenti agli antibiotici possono essere ovunque, negli alimenti, negli ospedali,  ma anche nell’ambiente, nei laghi, nei fiumi. E PresaDiretta ha fatto analizzare in esclusiva campioni di alimenti per cercare la presenza di batteri antibiotico resistenti.PresaDiretta poi, è andata in Svezia, il paese che consuma meno antibiotici in Europa, a capire come si fa a tutelare la salute e usare meno antibiotici.E poi il disordine nell’uso dei farmaci. Secondo l’OMS  i farmaci veramente essenziali sono circa 430, mentre quelli commercializzati sono migliaia. Perché immettiamo sul mercato un nuovo farmaco se non è migliore del precedente? Si usano sempre in modo corretto i gastroprotettori, i farmaci per il mal di testa e per l’emicrania, quelli per il raffreddore, le statine e la vitamina D contro l’osteoporosi?Un viaggio di PresaDiretta, con testimonianze e interviste agli esperti, tra le conseguenze dell’abuso di farmaci. E poi l’Olanda, il Paese dove si prescrivono meno farmaci di tutta Europa. Come si educa a prescrivere e a utilizzare meno medicine?Un’intervista di Riccardo Iacona  a Luca Li Bassi neo direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco,  sulle nuove linee guida nel settore e l’importante revisione del prontuario farmaceutico.Infine un reportage impressionante dagli Stati Uniti, dove è in atto una vera e propria epidemia da oppioidi da prescrizione, antidolorifici legali, analgesici potentissimi che creano dipendenza.Presa Diretta propone in esclusiva un'intervista al Prof. Rae Brown, Presidente della Commissione sugli analgesici presso l'ente statunitense che regolamenta i farmaci. Il Prof. Brown ha denunciato che le etichette dei farmaci dichiaravano falsamente l’assenza del rischio di dipendenza. E intanto quella degli oppioidi da prescrizione è diventata un’emergenza nazionale che sta uccidendo più persone dell’Aids.

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