15 marzo 2019

Stessa spiaggia, stesso mare

Libero

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La stessa notizia può essere raccontata in tanti modi diversi, di modo che, ad un occhio distratto, sembra che si stia parlando di cose diverse.
Invece no: si parla del Twiga, il lido di Briatore in concessione dallo Stato, che gli fa guadagnare un sacco di soldi.
Un bravo imprenditore - questa la narrazione di Libero

Briatore, colpo da maestro. Quanti milioni guadagna in spiaggia (spendendo meno di 20mila euro)

Stessa storia, ma come la racconta Gian Antonio Stella

Il lido del Twiga di Briatore? Rende 227 volte l’affitto (a Marina di Pietrasanta)Il lido fattura 4 milioni l’anno e paga 17.619 euro. In Francia le concessioni vanno a gara. L’Italia, invece, le ha appena prorogate al 2034

Per poi spiegare alcuni dettagli:

Briatore, Santanché e soci, del resto, sanno che il valore di quel «Bagno» è ben altro. Tant’è che a lungo avrebbero preso in subaffitto a cifre stratosferiche la gestione dell’area dalla «Gardenia di Galeotti Giuseppe & C» alla quale il rinnovo della concessione era costato nel 2005 4.322 euro l’anno. Briciole. Finché nell’ottobre scorso, a dispetto delle polemiche sulla grande pagoda abusiva piantata sulla battigia e accanitamente difesa dalla Santanchè contro Giorgio Mottola di «Report», i soci si sono decisi. E han comprato con la «Mammamia Srl» il ramo d’azienda «afferente l’esercizio di attività di discoteca e stabilimento balneare con annessi bar e punti ristoro», cioè il Twiga, per 3.900.000 euro. Ma come: tutti quei soldi un anno prima della scadenza della proroga targata Pd? Dopo che Parigi aveva già messo a gara le spiagge francesi e comuni come Ramatuelle (cui appartiene la mitica Pampelonne) avevano già fissato con un decreto controfirmato dal prefetto le nuove tariffe demaniali per le proprie 21 concessioni pari a 225.057 l’una (fate voi i confronti) di sola quota fissa? E se quelle teste matte dei grillini si fossero imputate sul rispetto delle leggi e delle sentenze europee? Macché: il fiuto del vecchio corsaro del lusso aveva già annusato come andava a finire...

La stessa storia, due punti di vista diversi, forse perché in questo paese il concetto di imprenditore e impresa, di rispetto delle regole, è tutto diverso.

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