12 giugno 2019

Sicurezza cercasi

Sicurezza è sparare ad un ladro, dal balcone di casa, mentre sta scappando.
Ha fatto bene, così impara anzi, non impara, essendo morto.
Sicurezza è condannare duramente i manifestanti in piazza, quelli che travisano il volto, quelli che lanciano oggetti, quelli che imbrattano vetrine.
Sicurezza è punire chi salva vite in mare: è sparita la multa da 5000 euro per migrante, rimane la multa da 50000 euro per l'armatore e il comandante.

Si sentiva il bisogno di questa sicurezza (bene, bravo, bis!), non è vero? E si sentiva proprio il bisogno di un decreto per agevolare queste norme ..

Specie dopo aver seguito i servizi di Report di lunedì dove si parlava dei 49 ml di euro della Lega, spariti in un giro di società create ad hoc, di commercialisti, di fiduciarie.
Dove si parlava della sanità pubblica a rischio perché tra pochi anni mancheranno medici (grazie ai blocchi nelle università, grazie al pensionamento anticipato di quota 100).
Dove si parlava della flat tax occulta applicata ai portali del web Booking.com ed Expedia.

In un momento in cui dobbiamo mediare con l'Europa per evitare una procedura di infrazione, in cui la magistratura è alle prese col problema delle correnti, in cui si invoca una questione morale nei partiti ma poi si lasciano indagati e maneggioni al loro posto..

Ci sentiamo più sicuri oggi con questo decreto?
Bene, buona giornata allora.

PS: dal blog di Alessandro Gilioli

Ma è il secondo aspetto - il voltafaccia pentastellato - quello che rende ancor meglio la cifra dell'impudicizia politica, dello smarrimento di ogni coerenza, del vendere i propri principi per la permanenza del proprio sedere su una poltrona.Il che non è certo una prerogativa grillina, certo, ma fa ancora più impressione quando viene da quelli che fino a poco tempo fa rivendicavano il valore assoluto della coerenza accusando - non a torto - tutti gli altri di essersene dimenticati.Quelli del Movimento che ieri hanno approvato il decreto più repressivo che l'Italia repubblicana abbia mai avuto - molto oltre la legge Reale e il decreto Cossiga - sono gli stessi che nel marzo del 2017 (due anni fa, non duecento) proponevano in Commissione Affari Costituzionali di mettere il numero identificativo sui caschi della polizia, con un apposito emendamento firmato tra gli altri dai deputati Roberta Lombardi e Danilo Toninelli?

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