10 luglio 2019

Quando tocca agli italiani?

Basta con questa invasione..
Basta con queste ong che aiutano i trafficanti ..
Dobbiamo difendere i nostri confini ..
Finalmente qualcuno che difende l'Italia ..
Prima gli italiani ..

Ma qualcuno, dopo queste grida manzoniane (contro gli immigrati, contro le ONG..), inizierà a chiedersi quando arriva questo momento, per gli italiani?
Quando inizieranno a sentirsi più sicuri, nella loro vita.
Per dire, questa mattina il mio treno viaggiava bello stipato perché Trenord (traporti regionali in Lombardia), nella sua infinita saggezza, ha deciso di togliere una carrozza. Siamo in estate no?
Prima gli italiani.
Non sono state le ong e i migranti ad averci rubato i posti sui treni e quella carrozza in più che avrebbe consentito un viaggio più comodo alle persone.
A proposito di treni, che fine ha fatto la famosa agenzia per la sicurezza dei trasporti?
Il governo e il ministro Toninelli volevano accorparla a quella per la sicurezza delle austostrade, col decreto per Genova: ma questa società, Ansfisa (che prende il posto della Ansf - agenzia trasporti ferroviari), è rimasta "al palo". 

Ne parla Giorgio Meletti oggi
E qui scatta la resistenza passiva contro Mortellaro, nominato direttore dell’Ansfisa il 31 gennaio scorso dal presidente della Repubblica e da allora tenuto sulla porta. Il regolamento e lo statuto della nuova agenzia, proposti da Mortellaro, dovevano essere emanati entro il 31 marzo ma sono ancora appesi al “concerto” tra Toninelli e i colleghi Giovanni Tria (Economia) e Giulia Bongiorno (Funzione pubblica). In realtà il capo della rivolta è proprio Chiovelli che, avendo diretto per sei anni l’Ansf, ne rivendica la perfezione e per questo ha scritto un messaggio riservato al ministro in cui esorcizza il regolamento di Mortellaro come “distruzione di tutto quanto sin qui costruito”. Intanto il comitato direttivo e il collegio sindacale dell’Ansfisa non sono stati ancora nominati. Ci avviciniamo all’anniversario del Morandi con segnali incoraggianti: l’urgenza con cui Toninelli ha messo mano alla sicurezza di ferrovie e autostrade era forse eccessiva. La burocrazia ministeriale (che c’era prima di lui e ci sarà dopo) sta cercando di convincerlo che, grazie a essa, viviamo nel più sicuro dei mondi possibili.

Ma anche per chi viaggia sulle autostrade le cose non vanno meglio: la procura di Vicenza ha messo i sigilli alla galleria di Malo della Pedemontana (l'autostrada che si doveva ripagare da sola) per cemento scadente e per il rischio crolli.

Prima gli italiani dunque, ma quando?

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