22 novembre 2019

La favola

Il m5s tornerà a fare quello che, forse, è capace di fare, l'opposizione.
Italia viva diventerà forza italia viva e assieme voteranno per il ripristino della prescrizione stile ex Cirielli, quella che garantisce impunità (basta aver tempo e soldi per gli avvocati). 
Calenda si consolerà col suo partito di centro, un po' destra, un pochino di sinistra, per distinguersi dal fu rottamatore, che almeno ha gettato la maschera (ovvero, dove andrà a cercare i voti).
Concederemo ad Arcelor Mittal una mezza immunità per fare quello che non ha fatto fino ad oggi (o che non ha fatto del tutto).
Il governo concederà un ulteriore prestito ponte per prolungare l'agonia di Alitalia (da grande voglio fare il commissario delle aziende di stato in crisi).
Il prossimo governo varerà un piano per finanziare grandi opere, realizzare anche da quei concessionari come Atlantia: quelli che sapevano il ponte di Genova era a rischio crollo ma - diceva il cda - era un "rischio tollerabile".
E tra le grandi opere, non dimentichiamoci l'imponente Mose (ne avete sentito più parlare in questi giorni?).
A proposito di imprenditori, avete sentito la notizia che arriva dall'America su Marchionne, l'ex ad di FCA?

“Il piano di corruzione su più anni di Fca ha minato l’integrità delle trattative” per il rinnovo del contratto di lavoro e “causato a Gm sostanziali danni”, ha detto Craig Glidden, responsabile legale di Gm. Glidden ha sostenuto che il defunto ex amministratore delegato di Fca avrebbe fatto ricorso a mazzette per diversi anni, fra il 2009 e il 2015. Il risultato, ha aggiunto, sono stati costi più alti del lavoro per Gm e una posizione meno competitiva sul mercato.
Forse, nel mondo delle favole, anche questa lo è: mica è vero che esistono sindacati che si fanno corrompere per un tozzo di pane.

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