27 novembre 2019

Un tranquillo mercoledì di pioggia

Mentre la procura di Firenze cerca di capire se i soldi ad una fondazione privata hanno finanziato un partito, ovvero il giovine rottamatore che l'aveva scalato, crollano i viadotti per colpa dell'incuria dell'uomo, non solo per il maltempo).
Le opere di messa in sicurezza non si fanno. Nè al sud e nemmeno al nord (che nemmeno può più permettersi di raccontare la favola del sud sprecone).
Perché il Mose rimane incompiuto e Venezia (la città, le opere d'arte) sono sempre più a rischio.

Cosa c'entra tutto questo, che relazione c'è tra questi fatti?
Ci dicono quanto oggi i partiti si siano trasformati in strutture private, con finanziamenti occulti.
Ci dicono la distanza tra i leader (Salvini, Meloni, il cav a suo tempo) dal paese: l'invasione dei migranti che non c'è, la chiusura delle frontiere, i cantieri da aprire per risolvere tutti i problemi.

Amare riflessioni di un mercoledì piovoso, dove regna il caos, nelle strade, nei treni dei pendolari strapieni (colpa dei migranti, sicuramente), delle strade piene di pozzanghere.

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