13 novembre 2019

Una serata di disinformazione

Mentre ieri sera Venezia (e Matera) diventavano città d'acqua nel senso profondo del termine, un ignaro cittadino poteva scegliersi la pillola con cui avvelanarsi la serata.

Giorgia Meloni e il sovranismo dal volto femminile, dalla Gruber.
Sallusti e Salvini a Di Martedì.
Belpietro e Marattin su Rai 3 dalla Berlinguer.

Ottimo e abbondante il pasto (non la chiamo informazione, perché non è informazione, ma solo caos informativo): dall'Ilva e lo scudo penale al governo delle tasse.
"Questo verrà ricordato come il governo delle tasse" esordiva un'economista di cui mi sfugge il nome, su La7.
Come se tutto il mondo si riducesse a bottiglie di plastica e auto aziendali (e non alle scuole, alle cure sanitarie, alle crisi aziendali, ai salari bassi, ..).

C'è stato anche spazio per toccare il tema dell'odio in rete, per combatterlo si invitano i vari Sgarbi, Sallusti, Salvini, persone notoriamente pacate e gentili.
Salvini ha banalizzato la brutta storia degli insulti alla senatrice Segre, spiegando che pure lui ne riceve parecchi.
Ma Salvini è anche quello che ha classificato come goliardate i vari episodi di violenza contro immigrato avvenuti lo scorso anno.
Goliardate anche l'arsenale scoperto ieri in Toscana ad uso e consumo di un estremisti neri.
Goliardate anche il fatto che Salvini e la sua bestia sono sbarcati su TikTok, il social network dei più giovani (i nuovi balilla, verrebbe da dire).
Perché, sappiatelo, il fascismo non esiste più inutile organizzare vacanze ad Auschwitz.
Perché, sappiate anche questo, Mussolini è sempre rimasto un giornalista, pure di sinistra (lo avrebbe scritto Vespa nel suo libro..).

PS: poi qualcuno dovrebbe chiedersi come mai, dopo sette anni dal sequestro degli impianti dell'Ilva siamo ancora qui a discutere se si possa tenere assieme lavoro e ambiente.
Che fine abbiano fatto i soldi del Mose.
Che cosa vogliamo fare contro l'evasione...

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