Il manager
Quella mattina era andato al lavoro presto. Come capitava, del resto, tutte le mattine da che lavorava al 76 esimo piano del palazzo. Assicurazioni Health-Care, capo dell'area marketing, un uomo di pensiero e di immaginazione. Anche se non lo dimostrava, dietro quei capilli grigi, quello sguardo duro e quel vestito aziendale di un grigio scuro. Ma non importa: Jack sapeva che "l'abito non fa il monaco", ma sola dura determinazione e una rigida volontà permettavano di affrontare e superare brillantemente i problemi. Doti che olti dei suoi colleghi non possedevano: prendi oggi, sono quasi le nove e non sono ancora arrivati. Certo che da qui si vede un panorama: adoro questa città, i suoi grattacieli, il parco che interrompe la distesa grigia e da colore. Mi sento come un Dio, da quassù: vedo le auto che sfrecciano per strada, gente che corre per non far tardi in ufficio, gente che corre e basta, gente che corre nei parchi per buttar giù i chili ... ma corrono tutti? E anche gli aerei nei cieli: come questo se sembra puntare dritto verso me, chissà perchè vola basso?
Il turista
Perchè ho deciso di prendere l'aereo? Perchè? Perchè non ho fatto come le altre volte, con la macchina? Come ho fatto a farmi coinvolgere da questa pazza: ma amore, con l'aereo ci mettiamo di meno! Con la macchina sono almeno 12 ore, mentre così un paio d'ore e siamo arrivati. Se hai paura della partenza, ti prendi un paio di pillole che ti rilassano e vedrai che non sentirai nulla. Ma sai dove dovresti mettertele le tue pilloline? Come aver preso acqua fresca. Nulla, sto male lo stesso. Ho lo stomaco vuoto, eppure non ho mangiato nulla: come è possibile che mi sta venendo la nausea? Il cuore: oddio, sta impazzendo il cuore: sento i battiti in gola. Com'è possibile che lei non li senta? No ti prego, fa che mi passi. Cosa mi aveva detto, l'hostess prima di partire: chiuda gli occhi, respiri e si rilassi. Ok, cerchiamo di respirare: un respiro lungo, un altro ... niente. Speriamo che nessuno se ne accorga che sto male: la cosa peggiore quando stai male, sull'aereo, sul treno ... e
vedere tutti che ti fissano. Fatevi fatti vostri!!
No, ma questi non mi stanno guardando: come me, staranno pensando ai loro problemi. Come quel signore che cerca di leggere ... Ma, non dovremmo essere già in vista di ?... come mai siamo così bassi? ...
Afghanistan, località imprecisata, qualche mese prima.
Si era svegliato di colpo, tutto sudato, con ancora le ultime immagini del sogno che gli scorrevano davanti. Che sogno! Si era immaginato due torri, simbolo delll'impero del male che bruciavano, colpite a morte. E dopo il fuoco, le torri che si accartocciavano su se stesse. Crollando e portandosi dietro di se tutte i peccati che queste rappresentavano. Il fuoco che avrebbe spazzato via questi simboli dell'orgoglio e del potere dell'impero, simbolo di una dottrina che i suoi seguaci volevano portare in tutto il mondo. Gli infedeli avrebbero pagato per il loro orgoglio, la loro presunzione. Ma soprattutto per aver occupato i loro luoghi santi. L'uomo sapeva che avrebbe dovuto riferire il suo sogno allo sceicco: era di buon auspicio e gli stava ispirando una nuova azione, spettacolare per dimostrare, una volta per tutte, quale era il loro potere.
Il direttore
Quella mattina era preoccupato. Non riusciva più a tenersi dentro quelle preoccupazioni. Era a colazione con il presidente del comitato di Intelligence del senato.
- Ma si può sapere cos'hai per la testa? è un'ora che stai zitto a guardare la tua tazza di caffè! C'è qualcosa che ti
preoccupa?
- Bin Laden
- Come può un privato, senza il sostegno di uno stato straniero, rappresentare una minaccia così grave?
- Tu non hai idea delle capacità di questa gente, nè della pericolosità di ciò che quelli stanno mettendo insieme.
Il martire
Entrerò in paradiso con 72 vergini, perchè così ha scritto il maestro, lo sceicco. Aveva imparato dei paragrafi a memoria dei suoi libri "Devi tenere conto che il popolo dell'Islam ha subito l'aggressione e l'ingiustizia che gli hanno inflitto l'alleanza crociato-sionista e i suoi collaboratori ... ".
Finalmente aveva davanti la possibilità di diventare martire e morire per la causa: tutte quelle ore di corso per pilotare un aereo, i mesi di preparazione."L'ordine di uccidere gli americani e i loro alleati - civili e militari - è un dovere individuale per ogni mussulmano che possa farlo in qualunque paese ove ciò sia possibile". Questo dice la fatwa e questo io farò.
Il maestro, in qualche sconosciuto paese dell'Afriva sub-sahariana
Dopo il crollo del bipolarismo, a partire dal crollo del muro di Berlino, erano iniziati a diminuire gli aiuti occidentali ai paesi in via di sviluppo. Prima del 1990 i tre quarti del bilancio del Pam (Programma alimentare mondiale) erano destinati ai programmi di sviluppo agricolo; oggi solo il 12 %. Mentre l'occidente rifletteva e discuteva sul come aiutare i paesi poveri, erano intervenute attivamente le componenti oltranziste islamiche. Queste avevano iniziato una politica "entrista" dei sostenitori più estremisti dell'islam, portando ad una telebanizzazione dell'Africa sub-sahariana. In questi paesi era iniziata un colonizzazione che portava un messaggio religioso e politico, che motivava un odio radicale nei confronti dell'Occidente e, in particolare, degli Stati Uniti. I nuovo colonizzatori avevano aperto aperto numerosissime scuole islamiche dove si somministravano ai bambini anche i pasti, che in molti paesi costituiscono l'unica garanzia di sopravvivenza.
- Bambini silenzio! Iniziamo la lezione, su. Da più di sette anni gli stati Uniti occupano le terre dell'Islam nel più sacro dei suoi luoghi, la penisola arabica, depredando le sue ricchezze, imponendo i suoi governanti, umiliando il suo popolo ....
Il corriere
Hassan era figlio di immigrati pakistani, che si erano trasferiti nella grende mela 30 anni prima, in cerca di fortuna. E la fortuna era arrivata: il padre aveva trovato lavoro prima come inserviente in un supermercato, poi era passato dietro il bancone del reparto ortaggi. Alla fine era riuscito a diventare socio del supermercato: con i soldi guadagnati, e messi da parte con enormi sacrifici, aveva fatto studiare il figlio. Perchè era intelligente il padre di Hassan: aveva capito che serviva studiare per cercare di migliorare la propria sorte. E la stessa intelligenza era passata al figlio, che aveva un sogno: laurearsi in medicina e diventare così il primo medico che c'era nella sua famiglia. Ma per pagarsi gli studi aveva dovuto trovarso un altro lavoro: i soldi del padre non bastavano. Così, da un anno a questa parte, tutte le mattine, usciva
presto di casa, metteva la casacca da corriere e andava in giro per la metropoli a far consegne. Quella mattina doveva passare alla sede e consegnare dei pacchi in alcuni uffici sparsi per la città.
- Io esco, papà
- Ciao figliolo, torni per pranzo
- No, non penso, credo che farò un pò tardi!
Ad Hassan piaceva quella città: piaceva quel miscuglio di gente e razze, dove anche una persona come lui poteva ambire a diventare qualcuno. Dove non esistevano vincoli tribali da rispettare, ma solo le leggi uguali per tutti. Ok siamo arrivati: iniziamo con le consegne al World Trade Center.
Kandahar, in una grotta sperduta
Mentre aldi là dell'oceano, in una fresca mattina, il destino va a compiersi, nella grotta di un pastore sconosiuto, che chiameremo per semplicità Omar, una vita va a spegnersi. E' la vita della sua bambina, che sta morendo in una fredda notte che Omar non dimenticherà più, per il resto della sua vita. La sua piccola sta morendo per le ferite riportate dopo lo scoppio di una mina: basterebbero delle comuni medicine, che però in questa terra dimenticata da Dio, ma non dagli uomini, sono rare.Una terra aspra e dura, ma che è stata contesa da due eserciti per quasi dieci anni e che ha lasciato, come perenne ricordo, quelle mine sulle quali ogni giorno qualcuno paga il tributo per colpe non sue.A Omar non importa che, in quel momento, c'è un uomo su un aereo che si sta martirizzando per la gente islamica, come Omar.
Poco importa per lui che, poco più di due anni dopo, un altro esercito avrebbe invaso le sue terre per liberarli dal regime dei Taliban. Omar sa che lui appartiene alla razza di persone che non possono sperare per un destino migliore, per cui ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, che ci siano i Taleban con le loro barbe o gli americani con la loro democrazia.
Technorati: 11 settembre
Riservare qui i suoi biglietti per i musei più importanti di Firenze e Romaindiano
RispondiEliminaPer quanto sia difficile, una versione “buffa”, ma non per questo meno seria, dell’“affaire” dell’11 Settembre 01, trovasi a questo blog letterario:
RispondiEliminahttp://coccode-in-grattacielo.splinder.com/