20 ottobre 2005

La risposta dello stato in Calabria

"Ho inviato un messaggio e Pisanu, cosa doveva fare di più il governo" (corriere): vero, tanto più che ieri sera giocava il Milan e oggi ha un'importante (per lui) scontro alla camera sulla Devolution.

Ma aveva anche in mete la grande, e utile (sempre per lui) riforma della par condicio. Sempre dal corriere: una legge "ad personam della sinistra, fatta contro di me". L'unica legge ad personam che non gli piace. E aggiunto che per cambiarla «bisogna uscire dagli egoismi di partito» : gli bastano i suoi.

Ai funerali, la vedova di Fortugno, Maria Grazia ha fatto sentire forte la sua voce. «Faccio appello ai calabresi a reagire. Come farò io per il futuro dei miei figli. Questa regione e la politica non devono essere lasciate sole.» (corriere)

Ma chi ha, il potere? "Chi deve governare la Calabria? Il potere delle istituzioni o quello della ’ndrangheta?" si chiede Enzo Ciconte su
l'unità.

"Chi ha deciso quell’omicidio - al di là della motivazione immediata legata alla sanità locale - ha scommesso sulla debolezza della risposta dello Stato. Toccherà allo Stato attrezzare una nuova qualità della risposta che sia all’altezza della sfida lanciata. I giovani della locride hanno cominciato a reagire."
Già, i giovani. Si sono iniziati a muovere da soli: han capito che chi governa ha altre priorità.

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