30 ottobre 2005

Un anno di Bush

Circa un anno fa veniva rieletto a presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Mi ricordo la previsione che fece daveblog, sui principai eventi del periodo: scrisse George Bush presidente, Muniz vincitore dell'isola e lo stilista al grande fratello. Un invito a Davide: spero che per le elezioni dell'anno prossimo riesca a portare miglior fortuna.

Intanto il povero George è alle prese con lo scandalo CIA-Gate: per ora è saltato il capo dello staff di Cheney, Lewis Libby, chi sarà il prossimo? Anche lui colpito dalla maledizione del secondo mandato: come Reagan (scandalo Iran Contras), Clinton (Lewinsky), Nixon (Watergate). Forse la guerra non era tanto giustificata: ma non era stato Dio a ordinarglielo?

E anche gli amici, nel momento del bisogno iniziano a voltargli le spalle: come Berlusconi "Ero contro la guerra, cercai di persuadere Bush ...". Come cambiano in fretta le idee ... sarà mica colpa dei sondaggi?
E l'eco delle sue dichiarazioni, e delle accuse al sismi, attraversano gli oceani: theage.com scrive "The Italian leader has been defending himself against accusations in Italy that the country's intelligence agency, possibly after government pressure, passed-off fake documents to Washington used to bolster claims of Iraq's nuclear ambitions.".
Il blog di Josh Marshall: "Italian PM Berlusconi distances in advance of trip to Washington on Monday".


Mentre i media americani tornano a rioccuparsi del cosiddetto Nigergate, chiedendosi chi ha falsificato i documenti secondo cui Saddam Hussein voleva comprare uranio dal Niger e Come mai una versione di questo racconto è finita nel discorso sullo Stato dell'Unione del presidente Bush, anche se l'intelligence Usa non l'aveva confermato e alcuni analisti avevano espresso dubbi, in Italia, in lieve controtendenza, il tema delle discussioni rimane sempre la satira, Celentano, la lbertà della televisione etc...

La Guzzanti, ieri sera da Fazio (Fabio) a "Che tempo che fa" alla domanda "qual'è la differenza tra la satira negli altri paesi e in Italia?" ha risposto "Negli altri paesi si può fare". Forse è per questo che, all'estero i giornalisti possono fare i giornalisti e i comici i comici.

Technorati: , , ,

1 commento:

  1. Ciao,
    ma quando dite che all'estero si può fare la satira, intendi naturalmente anche Cuba, Cina ed altri?
    Poi, avete ben presente cosa è la satira, tu e la Guzzanti?
    Satira non vuol dire fare comizi rivoluzionari alla Guzzanti o alla Santoro o alla Biagi o alla Luttazzi... dalla televisione PUBBLICA, tra l'altro pagati a suon di miliardi da tutti...
    Quelle cose si possono fare aderendo ad un partito politico ufficialmente e si fanno nelle piazze o nelle trasmissioni politiche con un contradditorio...
    Altrimenti è troppo facile...
    Diglielo, magari, alla Sabina, nè?

    Cia...

    L'Ineffabile Weblog

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