07 novembre 2005

Molto rumore per nulla

Autocelebrativi, pronti a scannarsi tra di loro e a guardare con astio ogni nuovo arrivato.

Questi sono in blogger nostrani: mentre in America hanno spinto alle dimissioni Dan Rather (CBS), fornito materiale sullo Tsunami su New Orleans ...
In Italia, oltre alle varie battute su Lapo, Albani & c., si scagliano contro un comico (Grillo) reo di una mezza censura (che poi ha rettificato qui), e contro un altro comico Luttazzi, per aver tolto commenti fastidiosi.

Questa è la dimostrazione di come, in Italia, il fenomeno blogger sia come una tempesta in un bicchier d'acqua: autoreferenziali, pieni di ego, incapaci di iniziative concrete (a differenza di Grillo) e incapaci di andare oltre alla notizia. Riflesso della società in cui vivono: tutti in cerca dei cinque minuti di celebrità, dove un blog su internet è come microfon di fronte ad una telecamera.

Il vice di Cheney si deve dimettere? la notizia è Luttazzi che cancella i commenti. Il comune di Napoli vuole privatizzare l'acqua (ne aveva parlato anche Report)? La notizia è Grillo che non riesce a parlarne a Napoli.
Oggi, all'ordine del giorno, un critico approfondimento su Bonolis, isole e varie
Technorati:

14 commenti:

  1. Beh... però anche tu non avere tutte queste certezze. Perchè in genere portano fuori strada, comunque approvo il tono con cui hai trattato l'argomento. Se può farti piacere.

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  2. Il tuo riferimento al mio blog è poco più che casuale ... :o)

    Non condivido la tua posizione su Grillo e Luttazzi, come ho già avuto modo di osservare sul blog incriminato, e non comprendo il tuo commento velenosetto sulla visibilità. Ma le rispetto, come tutte le opinioni.

    Vengo ai bloggers. La blogosfera italiana sta maturando, piano piano (come fece, ai tempi, quella americana). E io con lei. Non trovo nulla di disdicevole nel commentare le vicende di costume (Bonolis, Isola ...), anche perchè, se hai la bontà di approfondire, ti accorgerai che sul blog sono trattati in larga prevalenza ben altri argomenti.

    A proposito di approfondire, leggi bene i link sul caso Luttazzi. E' censura, bella e buona. Grave in quanto tale, a prescindere dalle dimensioni. E' un fatto culturale. Per i blog(s), poi, è una regola basilare (come insegnano proprio i bloggers americani che hai citato ad esempio). Tant'è che il tuo commento acidulo, con punta di veleno personale, è ancora in bella mostra su scheda bianca.

    In chiusura, alduccio, ti chiedo: che male c'è se ci facciamo le ossa con due incoerenti di successo ??

    Grazie per l'ospitalità. E a risentirci presto, magari ci troveremo d'accordo !
    :O)

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  3. ciao aldo, sono d'accordo con te sulla valutazione dei blogger italiani.
    Non so se hai visto l'iniziativa che sto promuovendo dal mio blog: http://albertogiorgi.blogs.com/chiaroscuro/iniziativa.htm
    Ebbene, molti blog importanti che si occupano di letteratura l'hanno snobbata in pieno. Ne scriverò un post a breve,ma più o meno hai già detto tutto tu.
    ciao!

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  4. sono fuso :-), certo che l'hai vista, sei tra i primi aderenti!
    mammamia!!
    ;-))

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  5. Luttazzi e Grillo rappresentano gli estremi del blog. Lo utilizzano alla loro maniera: come fosse uno spettacolo con loro comeprotagonisti. Questo non vuol sminuire quanto fanno e quanto dicono. Nè che non hanno un rapporto con chi commenta. Quello che volevo esprimere col post (forse un pò acido) è il fatto che esistano dei temi privilegiati nella blogosfera italiana. Mi piacerebbe un'attenzione a 360 gradi sull'attualità (penso al blog sui ragazzi di Locri). In questo modo saremo distinguibili e percepiti come vera nuova forma di comunicazione.

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  6. mha: non sono molto d'accordo perchè secondo me il blog è un tecnologia: in quanto tale mezzo di espressione e non vincolo sui contenuti, puoi parlare di tutto e del contrario di tutto.
    Non vedo nulla di male al fatto che siano poco 'politicizzati' e poco 'culturale', questo semmai riflette un eccesso di attenzione dei media tradizionali alle tematiche politiche, sia di informazione che di, cosidetta, controinformazione: anche già sul web di siti/forum in tal senso ce ne sono giàù un mare, i blog sarebbero un'utile ed interessante estensione ma non sono davvero necessari.
    Su Grillo sono d'accordo con te, su Luttazzi no: se grida "no alla censura!" poi non può pensare di cavarsela con un'alzata di spalle quando al censura è lui a farla.
    Sempre parlando di censura: io penso che chi 'possiede' un blog possa censurare come e quando vuole, salvo poi essere responsabile delle proprie (mancate) censure.
    Tutt'altro discorso se a censurare è il provider (emblematico è il caso Microsoft in Cina)

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  7. Io parlo di tutto. Oggi ho parlato di Grillo e la mia visibilità è sempre la medesima. Non scambiare per egocentrismo o mera invidia il semplice esercizio del proprio senso critico. E' un errore e un paradosso per chi come te auspica una maggiore qualità della blogosfera italiana.
    Ciao.

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  8. La prova del nove è che questo post (utile? inutile?) è finito su liberoblog: http://liberoblog.libero.it/blogworld/bl1707.phtml.

    Lo ripeto: ci sono argomenti che fanno notizia sui blog e altri meno. Tutto qua. Secondo il mio punto di vista (che magari è sbagliato) è una limitazione della blogosfera italiana.

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  9. "tutti in cerca dei cinque minuti di celebrità, dove un blog su internet è come microfon di fronte ad una telecamera"

    completamente d'accordo. l'autoreferenzialità poi è alle stelle, il "cittadino medio" non sa minimamente cosa sia un blog e ci si sbrodola pensando ai tre gatti che visitano un blog.

    un mio post poi è stato messo su liberoblog e ho chiesto venisse cancellato perchè attirava frotte di decerebrati.

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  10. Guarda, da blogger dentro quale sono ti dico che hai una ragione da vendere. La blogosfera è assai divertente e del tutto vacua.

    E va benissimo così: l'informazione non sta ai blogger. Far dimettere Berlusconi dovrebbe essere compito della democrazia, non dei blogger. Far crollare la destra dispotica deve essere compito di tutti i cittadini alle prossime elezioni, non dei blogger.

    Quindi hai ragione da vendere.
    Siamo brutti, autoreferenziali, inutili, ubriachi e pieni di noi. Sputiamo addosso a chiunque, ce l'abbiamo con tutti.

    Viva dio.
    [Ste]

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  11. Grazie Ste: magari non sputiamoci troppo addosso
    Aldo

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  12. Aldo: stavo giusto riempiendo di complimenti i blogger italiani, se non si fosse capito.
    [Ste]

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  13. Le blogstar sono come le chatleader o tanti altri. Pronti a pavoneggiarsi della loro superiorità come se facessero parte di un'elitè intoccabili di persone che giudicano e sentenziano non provando nemmeno ad ascoltare o comprendere.
    Questo il mio punto di vista.

    P.s. Sul mio blog dove ogni articolo è letto in media 100 volte... quello sul 1288 è stato letto 2000 volte con decine di commenti.. sono seriamente preoccupato...

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  14. adriano, am con che tipo di blogstar ti sei confrontato?

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Mi raccomando, siate umani