29 gennaio 2006

Adda passa 'a nuttata

Inaugurazione dell'anno giudiziario tra le polemiche: questo governo è riuscito anche in questo. A fare una riforma criticata da tutti: magistrati, avvocati, politici ...
Grechi (presidente della corte d'Appello di Milano) a Milano parla di carenze di risorse e di mezzi, parla della ex cirielli che riempirà le strutture carceriario già piene, della depenalizzazione del reato di falso in bilancio. Si rischia la paralisi totale della giustizia ''Se si vuole la paralisi basta solo continuare così''.
Gian Carlo Caselli, a Torino, parla anche lui di "giustizia al collasso" per la "scarsità di risorse messe a disposizione del Ministero"
Antonio Ingroia, da Palemo, commenta così l'affermazione di
Berlusconi il quale, anticipando che avrebbe trascorso due ore all'inaugurazione dell' anno giudiziario in Cassazione, le ha definite "tempo sottratto all'attività di governo": è l'ennesima dimostrazione della scarsa considerazione che il presidente del consiglio ha della giustizia.

Il procuratore nazionale antimafia,
Pietro Grasso ha detto "la scelta di candidare chi è sotto inchiesta può significare lanciare un messaggio gradito alla mafia". "I partiti - ha continuato - devono dotarsi di codici di autoregolamentazione: se si candidano indagati si ammette che la responsabilità politica è solo una categoria verbale". Secondo Grasso dunque il rifiuto della mafia non può essere solo contenuto nello statuto ma deve rappresentare "una scelta del partito che garantisce per il candidato".
Insomma si torna al vecchio problema: la magistratura non deve sostituirsi alla politica, ma la politica non può continuare a non voler vedere il problema.

Un giudice a
Torino ha concluso con la famosa frase di Edoardo "adda passà ‘a nuttata": la lunga notte della democrazia.

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