Ieri, nella puntata de "La squadra" si è parlato di un argomento tabù: dei militari italiani morti per "Sindrome dei balcani".
L'ispettore di polizia Guerra e un capitano che è stato in Bosnia dopo aver visto le immagini registrate della tramissione Report (andata in onda domenica 7 marzo 2004 ) commentano:
"- Una patria che ti abbandona quando muori, non è più una patria
- E' perchè l'avrebbero fatto?
- Per risparmiare qualche migliaio di euro di equipaggiamenti"
Gli americani conoscevano i rischi dell'uranio impoverito dal 1992. Noi, ancora nel 1999 (governo D'Alema, ministro Carlo Scognamiglio), andavamo nelle aree contaminate con i guanti di lana.
Perchè faceva freddo.E i giubbotti in dotazione, dovevano lasciali lì, in Bosnia, per quelli che arrivavano dopo.
I vertici militari e politici italiani sapevano e hanno taciuto. Hanno falsificato i test, includendo nei campioni tutti i militari, anche quelli che non avevano subito l'esposizione all'uranio.
E tutto per cosa? Per soldi.
E qui non c'entra destra o sinistra:
MARCO MINNITI - Sottosegretario alla Difesa (2001)"Vorrei dire a Melis e a tutti quanti gli altri ragazzi, per quanto ci riguarda devono avere la tranquillità che non soltanto si faranno tutti quanti i controlli medici ma che anche coloro che hanno contratto delle patologie, per qualunque ragione, noi non li lasceremo mai soli." Velery Melis è morto il 12 febbraio scorso. Aveva atteso che lo Stato si prendesse cura di lui, della sua malattia e che gli riconoscesse un risarcimento. Nullo di tutto ciò è avvenuto ed per questo che sulla bara del caporalmaggiore Melis non c'era il suo cappello di alpino e il tricolore.
E, con l'attuale governo di centrodestra, l'esito della commisione del Senato aveva concluso:
"Non sono emersi elementi per affermare una responsabilità diretta dell'uranio impoverito" per le morti e le malattie che hanno colpito i militari italiani impegnati nei Balcani, ma sono state trovate "nanoparticelle che potrebbero essere state prodotte dall'esplosione dei proiettili".
Qui la differenza è essere assassini o non essere assassini.
Ricordiamolo ancora: 40 morti e 300 militari ammalati. L'ultimo si chiamava Fabio Senatore; aveva 24 anni ed era nato a Napoli.
Technorati: Sindrome dei Balcani, linfoma di Hodgkin, uranio impoverito
Bravo!
RispondiEliminaQuesta è una vergogna che sta passando sotto silenzio...ti consiglio di andare su www.peacelink.it, lì ci trovi parecchie cose interessanti sull'argomento...
Sorprende che ad essersene dimenticati siano gli esponenti dell'attuale maggioranza.
RispondiEliminaAldo