02 maggio 2006

H3G: Il calcio al telefonino

"Vi faremo vedere i mondiali di calcio 2006 sul telefonino": con questo slogan H3G sta cercando di accaparrarsi nuovi clienti ed entrare in borsa.
Mi sono chiesto chi potesse scegliere di vedersi le partite sul cellulare, anzichè in televisione? Forse solo il povero ragionier
Fantozzi, per sfuggire al dottor Guidobaldo Maria Riccardelli ...
Poi, guardando la trasmissione della Gabanelli, ho capito cosa traina il mercato della videofonia: il porno.
Come per internet, quando era ancora agli arbori.

"Vuol dire che ogni volta che qualcuno guarda queste fanciulle o maschietti, paga alla 3, 60 centesimi, e i diretti interessati si ricaricano il telefono, appetitoso per adolescenti sempre a secco, ma volendo ci si procura anche un appuntamento."

AUTRICE - voce fuori campo La questione approda sui tavoli dei magistrati della procura di Milano – a denunciare è l’Adusbef che accusa la compagnia telefonica di fare mercimonio di pornografia e pedofilia sui telefonini, attraverso la commercializzazione dei filmati realizzati dagli utenti e poi pagati.
ISIDORO PALMA - PM Procura di Milano Al momento posso solo confermare che è stata presentata una denuncia ad opera di una nota società dei consumatori che è l’Adusbef e che a seguito di questa denuncia è stato aperto un fascicolo dalla procura di Milano a carico di ignoti per due diverse ipotesi di reato. Per la divulgazione di materiale pornografico e per la divulgazione di materiale pedopornografico. Lo stato delle indagini ha consentito di escludere la seconda ipotesi, in quanto si dice più grave cioè la divulgazione di materiale pedopornografico, e ha invece fatto luce su un sistema di divulgazione di materiale pornografico. Altro non posso dire.
MILENA GABANELLI IN STUDIO Lontano da noi ogni moralismo, i genitori hanno le loro responsabilità e i minori non sono blindabili. Però un conto è guardare il porno, un altro è quando da spettatore sei allettato a diventare autore e protagonista perché ci guadagni la ricarica del telefono. Allora bisogna chiedersi chi ha questa necessità. Chi sono i soggetti a cui mancano sempre i 20 euro per la ricarica. Sono i ragazzini che probabilmente filmeranno loro stessi o la sorellina. E l’adulto paga per guardare questi filmati che all’azienda non costano nulla.Ognuno fa il business che crede, e se va bene così può anche darsi che vedremo la pornografia quotata in borsa.

Oltre al discorso del porno sul telefonino (tra l'altro, chi è che faceva la pubblicità a Tre?), l'inchiesta ha messo in luce gli ambigui rapporti con i suoi fornitori (Lasertec e STM, che poi sono a stessa società), l'ingresso in borsa sul quale spingono alcune banche italiane (con le agenzie di rating posseggono parte della H3g), la presunta copertura del 75% della popolazione (che il giornalista ha verificato non essere vera) ... insomma all'orizzonte potrebbe esserci un futuro caso da cronaca. Giudiziara.
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