30 agosto 2006

Lauree per ricchi

Ecco un campo dove l'Italia è davanti all'america: figli di papà ammessi alle università di prestigio grazie ai soldi dei padri.
In Italia basta iscrivere i figli ad una di quelle università fantasma, come San Marino, oppure laureare l’esperienza .

2 commenti:

  1. La questione scolastica credo sia il tema che più mi tocca dal vivo. Visto che quel che hai quando nasci è quel che è (figlio di papà/figlio della serva), qualsiasi iniziativa che mantenga o non alteri lo status quo è conservativa rispetto al concetto di nobiltà di natali. Nel solco del Medioevo dunque.
    Viceversa ciò che si muova per tentare di livellare le disparità va in direzione di meritocrazia e liberismo (tutti possan fare quel che vogliono il più possibile, non solo i potenti).
    Ergo per cui la scuola non può che essere in primis eccellente e secondariamente gratuita o comunque gratuita per chi possa pagarla solo a costa di sacrifici.

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  2. Nulla da eccepire a riguardo. La puntata di Report evidenziava il fatto per cui le università erano spinte ad aprire convenzioni con enti (ministeri, polizia, ecc..) per avere maggiori rette in ingresso, cui sopperire ai tagli dello stato. E un università co meno soldi diventa un'univesità per pochi. Come al medioevo.

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Mi raccomando, siate umani