Raggiunto l'accordo tra la Casa Bianca e i repubblicani sulla legge antiterrorismo (qui la notizia sul Times). L'accordo non viola lo spirito della Convenzione di Ginevra (il che avrebbe esposto a rischio i soldati americani in missione), ma permetterebbe agli agenti della CIA di portare avanti i loro interrogatori.
Viene bandito il concetto di "trattamento umiliante e gli oltraggi alla dignità personale", ma ai detenuti in alcuni casi, sarebbe concesso vedere le informazioni classificate contro di loro.
Ma l'accordo dà esplicitamente al presidente "l'autorità per gli Stati Uniti di interpretare il significato e l'applicazione delle convenzioni di Ginevra." Staremo a vedere.
Il trattamento dei detenuti aveva spaccato il senato, in mano ai repubblicani e attirato molte critiche a Bush, tra cui l'ex presidente Clinton, in un intervista alla radio.
La legge dimostra la disumanizzazione del paese nordamericano, del suo presidente e della maggioranza dei suoi senatori. In altre parole il governo americano legalizza la violazione della Convenzione di Ginevra, visto che ne punirà solo le “gravi violazioni”, intendendo con questo termine solo la violenza sessuale e gli esperimenti chimici e biologici sui prigionieri, ma anche la violazione di tutti gli accordi internazionali per la protezione dei diritti umani. Come sempre però il lato negativo della vicenda è soprattutto il silenzio dei media, non si può rimanere in silenzio ed accettare supinamente l’esistenza di carceri segrete, l’abolizione dell’habeas corpus e la negazione della presunzione d’innocenza.
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