Con Luca Zingaretti; Alessia Goria; Corrado Fortuna; Giovanna Bozzolo; Francesco Foti; Piero Nicosia; Lollo Franco
Un film dedicato ai bambini di Palermo. Che subiscono, ogni giorno, sulla propria pelle, la violenza della mafia.E anche l'attenzione di Don Pino Puglisi era tutta rivolta ai bambini del quartiere di Brancaccio, del suo quartiere, che non avevano un parco in cui giocare, un campo da clacio, una scuola.E, se per quello, nemmeno un'Asl, un'istituto per anziani, c'era una volta in quel quartiere.
Strano "parrino" questo Don Pino Puglisi, pensò subito la gente del quartiere: ma cosa era venuto a fare in quel quartiere dove la mafia comandava?
"Sono venuto a Brancaccio ad aiutare la gente a camminare a testa alta".
Contro la (non) cultura della mafia, della violenza, soprattutto contro i bambini: picchiati, sfruttati dalla mafia per lavori da manovalanza (come il lavoro al mercato ortofrutticolo, o i ring clandestini dove combattevano i cani).
Don Pino voleva sottrarli a questa violenza: il film percorre la sua attività nel quartiere apartire dal 1991, quando ne divenne parroco. Il suo sogno era dare loro una speranza, farli studiare: immaginava un quartiere dove non c'erano furti, non c'era violenza e i bambini giovavano allegramente ...
Il suo insegnamento non avveniva solo al suo centro di accoglienza, ma anche nelle classi dove insegnava: abituare i ragazzi a pensare con la propria testa. "Non dovete aver paura a rompere le scatole".
Ma la mafia non poteva essere d'accordo: rovinava l'equilibrio di omertà sul quale basava il suo potere. Sottraeva i giovani dai loro lavori. C'è una scena che mi ha colpito, a propostio della penetrazione mafiosa nella Sicilia e, in particolar modo, nei quartieri "ad alta densità mafiosa".Quella che mostrava i ragazzi, in moto, festeggiare per le strade, la morte del giudice Falcone. In quei giorni sui muri del quartiere appariva la scritta "W la mafia".
Nonostante gli avvertimenti della mafia, le botte e la bomba contro l'ingresso del suo centro, Don Pino non aveva paura di parlare a voce alta: dire che non si poteva più avere pazienza per aspettare quello che ci si aspettava di diritto (i raccoglitori dell'immondizia, le fognature, ...).
"Chi usa la violenza non è un uomo d'onore.
E' una bestia. So dove vi nascondete, fatevi vedere alla luce del sole. Io vi accolgo .. fatevi avanti, io vi accolgo, incontriamoci ...".
E la mafia, i fratelli Graviano di Brancaccio, deciso di incontrarlo, il pomeriggio del 15 settembre 1993.
"Vi stavo aspettando".
Chi ha detto che un eroe deve indossare una divisa?
Il link al dvd su ibs
Technorati: Don Pino Puglisi, Roberto Faenza
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Mi raccomando, siate umani